Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Berrettini. Sono tre delle giovani stelle che stanno guidando la riscossa del tennis italiano, fenomeno al quale Associated Press dedica un ampio servizio, in occasione degli Open d’Italia in programma a Roma.
Sinner è a suo agio tanto sul cemento di Miami quanto sulla terra rossa, dove il 12 maggio affronterà Rafael Nadal. Musetti ha modellato il suo gioco a tutto campo su Roger Federer. E Matteo “The Hammer” Berrettini dispone di una delle più grandi combinazioni di servizio-diritto nel tennis.
Boom di italiani in Top 100
Gli italiani stanno cominciando ad affollare la Top 100 ATP e attualmente sono dieci. AP News osserva che si tratta di un cambiamento importante per un Paese che un tempo sfornava solo specialisti in terra battuta. E che non ha un titolo singolo maschile al Grande Slam da 45 anni. Allora, a vincere fu Adriano Panatta, erano gli Open di Francia del 1976. Meglio è andata alle donne con Francesca Schiavone e Flavia Pennetta più volte, e in tempi più recenti, salite agli onori delle cronache per i loro successi.
Happy birthday @MattBerrettini 🎂 always fun to practice with you 👊🏼 pic.twitter.com/CwW3UUPl2z
— Jannik Sinner (@janniksin) April 12, 2021
“Ci stiamo allenando per il tennis moderno. Per questo abbiamo giocatori che non sembrano ‘italiani’ sotto il profilo tecnico”, osserva Filippo Volandri, capitano della squadra azzurra in Coppa Davis. Sia Sinner (a Miami) che Berrettini (a Madrid) hanno raggiunto recentemente la finale in un Masters 1000. Lorenzo Sonego, invece, ha vinto il Sardegna Open il mese scorso. Non finisce qui, perché Sinner e Musetti sono gli unici Under 20 della Top 100, rispettivamente al 18° e 82° posto.
Generazione di fenomeni
Un progresso notevole se paragonato a una generazione fa. Nel 2007 lo stesso Volandri era il miglior giocatore italiano, in venticinquesima posizione. Con Sinner, l’obiettivo di avere un tennista in grado di vincere i titoli del Grande Slam non sembra una follia. Novak Djokovic, dopo averlo battuto a Monte-Carlo ha detto: “È un giocatore a tutto tondo. È il futuro del nostro sport. Anzi, il presente”.