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Tennis, i risultati dell’Italia nei grandi Slam

Fari puntati su Wimbledon dove tra i favoriti c’è Matteo Berrettini. Nella storia del tennis italiano, soltanto 16 volte gli azzurri hanno centrato la vittoria in uno dei quattro grandi Slam. L’ultima nel 2015 con Fognini e Bolelli. La storia.

26 Giugno 2022 17:54 Giuseppe Fontana
L'Italia e gli Slam: 16 successi, gli ultimi nel 2015. Con Berrettini tra i favoriti di Wimbledon, il tennis nostrano riscopre speranze che sembravano perse

Tutto pronto a Londra: il tabellone principale del torneo di Wimbledon terrà col fiato sospeso il mondo del tennis dal 27 giugno al prossimo 10 luglio. Il terzo appuntamento – in ordine cronologico – del circuito Grande Slam è il più antico evento nella storia di questo sport e anche quest’anno si appresta a far scorrere la pallina sulla propria erba verde e perfetta. I riflettori italiani sono puntati su Matteo Berrettini, considerato uno dei favoriti per la vittoria finale. Il tennista 26enne è stato il primo e unico sportivo azzurro – nel singolo maschile – a raggiungere la finalissima del torneo londinese. Proprio l’anno scorso, la favola di Berrettini si è interrotta all’atto finale, quando si è schiantato sul fenomeno Novak Djokovic: 3 set a 1 in favore del serbo e addio alla possibilità di trionfare a Londra. Ma se nessun italiano ha mai vinto a Wimbledon, ad esclusione della coppia Errani-Vinci nel doppio nel 2014, che rapporto ha avuto il tennis nostrano con gli Slam?

L'Italia e gli Slam: 16 successi, gli ultimi nel 2015. Con Berrettini tra i favoriti di Wimbledon, il tennis nostrano riscopre speranze che sembravano perse
Matteo Berrettini (Getty)

Gli Slam e l’Italia: tutto parte da Pietrangeli

Tra singoli e doppio, maschile e femminile, l’Italia ha collezionato 16 titoli negli Slam. In attesa del prossimo, per ripercorrere la storia dei tennisti che sono riusciti a trionfare in uno tra Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e Us Open bisogna tornare gli anni ’50. Il primo è stato una vera leggenda del tennis italiano: Nicola Pietrangeli. Lui vinse nel ’59 e nel ’60 due edizioni consecutive degli Open di Francia nel singolare maschile. I due trionfi al Roland Garros, però, sono arrivati dopo altrettanti nel doppio: nel 1958 nel misto, insieme a Shirley Bloomer, e l’anno dopo nel maschile con Orlando Sirola. E proprio con quest’ultimo, nel ’56, sfiorò un risultato eclatante: il successo nel doppio maschile a Wimbledon. Ma la coppia si scontrò contro gli australiani Lew Hoad e Ken Rosewall, perdendo in tre set.

L'Italia e gli Slam: 16 successi, gli ultimi nel 2015. Con Berrettini tra i favoriti di Wimbledon, il tennis nostrano riscopre speranze che sembravano perse
Nicola Pietrangeli (Getty)

Vent’anni dopo Pietrangeli il successo di Panatta

La pesante eredità di Nicola Pietrangeli è stata raccolta soltanto negli anni ’70. Il tennis italiano scopre Adriano Panatta, che ricambia l’affetto di un popolo intero vincendo, durante l’estate del 1976, prima gli Internazionali di Roma e poi ancora il Roland Garros. In finale, l’azzurro ha superato Harold Solomon, per 3-1. Un successo meritato, con cui ha suggellato un torneo strepitoso, condito dall’aver eliminato ai quarti la leggenda Bjorn Borg. Per lui, però, sarà l’unico titolo conquistato in uno Slam. Da lì ha raggiunto la miglior posizione nel ranking mai toccata in carriera, il quarto posto. Il suo miglior risultato in uno Slam, oltre questo, sarà però solo il quarto di finale raggiungo a Wimbledon nel 1979.

Tra il 1986 e il 2007: 21 anni di attesa per un successo

Dopo il successo di Panatta in Francia, bisognerà aspettare altri dieci anni prima che l’Italia possa tornare a brillare in uno Slam. E succede negli Stati Uniti. La squadra di doppio misto composta da Raffaela Reggi e Sergio Casal conquista, nel 1986, gli Us Open, superando il duo Navratilova-Fleming con un netto 2-0. Sarà questo l’ultimo successo del secolo (e del millennio). Il salto verso la vittoria successiva è di ben ventuno anni. Nel 2007, infatti, l’Italia torna protagonista a Parigi con un altro doppio, stavolta tutto al femminile. Mara Santangelo e Alica Molik si aggiudicano il Roland Garros superando Srebotnik e Sugiyama, battute 2-0. Si aprirà così un decennio d’oro per il tennis nostrano.

Dalla Schiavone alle Chichis

Sono le donne a trascinare in alto il tennis italiano. A cominciare da Francesca Schiavone, che nel 2010 conquista un primato storico: è la prima donna a vincere un torneo del Grande Slam, dopo essere stata la prima a raggiungere una finale. E succede sempre nel Roland Garros, dove batte Samantha Stosur 6-4, 7-6 e scrive una pagina indimenticabile della storia del tennis. Un anno dopo saranno Flavia Pennetta e Gisela Dulko a scriverne un’altra, con la vittoria nel doppio femminile degli Australian Open, contro la coppia, tosta, composta da Azarenka e Kirilenko. E poi l’era delle Chichis. Sara Errani e Roberta Vinci formano il duo perfetto e dal 2012 al 2014 vincono cinque Slam: prima Roland Garros e Us Open, poi due volte gli Australian e infine Wimbledon. Epiche: è la pagina più splendente del nostro tennis.

Gli ultimi successi nel 2015

E poi arriva l’ultimo successo. Il 31 gennaio 2015, 56 anni dopo Pietrangeli e Sirola, sono Fabio Fognini e Simone Bolelli a conquistare un torneo del Grande Slam, nel doppio maschile agli Australian Open. Melbourne si tinge di azzurro dopo una manifestazione perfetta, completata con il successo in finale contro Nicolas Mahut e Pierre-Hugues Herbert 6-4, 6-4. E poi, il 12 settembre del 2015, la finale tutta italiana che nessuno si aspettava. Agli Us Open, sul cemento di New York, si sfidano Roberta Vinci e Flavia Pennetta, con quest’ultima a trionfare 7-6, 6-2. Sarà la seconda italiana a vincere uno slam, ma anche l’ultima esponente di un intero movimento, quello azzurro, a trionfare in uno dei quattro più prestigiosi tornei a livello globale. Quando arriverà il prossimo successo?

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