Ita, la nuova compagnia aerea nata dalle ceneri di Alitalia alla cui guida il governo ha chiamato l’ex manager Fiat Alfredo Altavilla, decollerà il prossimo 15 ottobre dopo aver ricevuto lo scorso luglio dopo una laboriosa trattativa il via libera da parte della Ue. La società intanto ha nominato alcuni consulenti che la affiancheranno per l’attuazione del piano industriale 2021-2025 e l’esecuzione dell’aumento di capitale da 700 milioni di euro già deliberato. Per la parte legale, che comprende oltre all’attività interna anche gli accordi internazionali di partnership, la scelta è andata su Michele Briamonte, managing partner dello studio Grande Stevens, e su Scott Miller, vice chairman dello studio newyorchese Sullivan e Cromwell. Deciso anche l’advisor finanziario, che sarà la banca d’affari Rothschild.
La compagnia parte con 52 aerei e 2800 dipendenti
Ita si prepara dunque a decollare (già da ora si possono prenotare i, biglietti) con una flotta di 52 aerei e 2800 dipendenti un numero che, se tutto andrà secondo le previsioni, sarà destinato ad aumentare nei prossimi anni fino a 5500 addetti. Il Piano Industriale prevede un fatturato che nel 2025 raggiungerà 3.329 milioni di euro, con un ebit di 209 milioni di euro e un pareggio operativo che si prevede di raggiungere entro il terzo trimestre del 2023. Si partirà con 45 destinazioni per arrivare a 74 nel 2025. Fiumicino e Linate saranno i due aeroporti di riferimento, con lo scalo di Milano dedicato in particolare alla clientela business. Per limitarsi all’anno in corso, sulla rete di lungo raggio verranno effettuati voli per New York (da Roma e Milano), Tokyo Haneda, Boston e Miami solo da Fiumicino.