Fine della telenovela, e ora Ita è pronta a partire. Tant’è che i primi voli sono previsti per il prossimo 15 ottobre. Si è conclusa positivamente, infatti, la discussione con la Commissione europea a proposito della costituzione di Italia Trasporto Aereo, la nuova società che prenderà il posto di Alitalia. E di cui da pochissimo è presidente esecutivo Alfredo Altavilla, l’ex manager Fca cui Palazzo Chigi ha affidato come ultima spiaggia le sorti del laborioso dossier. I meno di 90 giorni sì è dunque riusciti nell’impresa di creare una compagnai ex novo, anche se è proprio la celerità con cui si è proceduto che proietta non poche incognite nel futuro.
Sta d fatto che il via libera dell’ Ue si porta dietro anche una serie di risultati importanti. Dalla discontinuità del nuovo contratto di lavoro che chiude un contenzioso endemico che è stato uno dei motivi che ha affossato la vecchia compagnia. Al fatto che il business plan che accompagna la nascita di Ita è fatto apposta per attrarre investitori e definisce chiaramente la necessità di una alleanza strategica, e non solo commerciale, con un partner. In un settore dove la crisi aumenta ulteriormente il bisogno di aggregazioni. A salutare con soddisfazione la notizia, il ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini: «Nasce così una nuova, importante compagnia aerea nazionale, con prospettive importanti di sviluppo e in grado di competere sul mercato internazionale», ha dichiarato in riferimento all’esito positivo dell’interlocuzione che ha permesso di trovare una soluzione utile al rilancio del trasporto aereo in Italia, in una linea di netta discontinuità con il passato.
Definita la necessità di alleanze strategiche e non solo commerciali
Anche dal Mef sono giunti commenti positivi: «La discussione ha permesso di trovare una soluzione costruttiva ed equilibrata, che garantisce discontinuità e al contempo il rispetto della normativa europea», scrivono nella nota, in cui contestualmente si annuncia l’avvio delle attività del nuovo vettore a partire dal prossimo mese di ottobre. «L’esito dell’interlocuzione», proseguono dal ministero, «consente di avviare le procedure necessarie all’aumento di capitale di Ita e di creare le condizioni per la firma del Memorandum d’intesa di determinate attività da Alitalia alla nuova Ita». Non solo perché: «Con l’avvio dell’operatività di ITA si pongono le basi per un nuovo vettore nazionale per il trasporto aereo solido, sostenibile e indipendente, in grado di operare nel segno della discontinuità e con solide prospettive di crescita e sviluppo», conclude il Mef.