La notizia dell’accordo raggiunto era rimbalzata già ieri. Le firme sono arrivate invece oggi: il 40 per cento di Ita Airways passa a Lufthansa. Dopo una lunga trattativa è arrivata la fumata bianca: il passaggio delle quote minoranza costerà all’aziende tedesca 325 milioni di euro. Già in mattinata era stato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti a preannunciare che ci sarebbero state «novità in giornata». Una notizia confermata dall’arrivo a Roma di Carsten Spohr, amministratore delegato della società tedesca. Presente all’incontro anche Antonino Turicchi, il presidente di Ita Airways. Secondo quanto filtra, il «Piano industriale della compagnia» prevede «una crescita dei ricavi di 2,5 miliardi di euro previsti per quest’anno e 4,1 miliardi di euro previsti per il 2027».
Il ministero dell’Economia: «Strategia sarà condivisa»
Firmato l’accordo, adesso bisognerà attendere il via libera della Corte dei conti e la notifica alla direzione generale della Concorrenza dell’Ue, a Bruxelles. Intanto il ministero dell’Economia ha dato l’annuncio spiegando che «la strategia di sviluppo di Ita Airways continuerà ad essere condivisa dai due azionisti (Mef e Lufthansa). Questi risultati consentiranno la crescita e il rinnovamento della flotta, che a fine 2027 conterà 94 aeromobili rispetto agli attuali 71, con un’età media di cinque anni, e garantiranno l’ottimizzazione dei consumi di carburante e dell’impatto ambientale. L’organico, che quest’anno dovrebbe crescere a 4.300 dipendenti grazie alle 1.200 assunzioni in corso di perfezionamento, salirà a oltre 5.500 unità alla fine del Piano».

Spohr: «Ita può svilupparsi in una compagnia aerea sostenibile e redditizia»
L’ad di Lufthansa, Carsten Spohr, è soddisfatto e parla di «una situazione vantaggiosa per l’Italia, Ita Airways e il Gruppo Lufthansa». Poi insiste: «Una Ita più forte rinvigorirà la concorrenza nel mercato italiano. In quanto compagnia giovane con una flotta moderna e con un hub efficiente e in espansione a Roma, Ita è perfetta per il Gruppo Lufthansa. Come parte della famiglia del Gruppo Lufthansa, Ita può svilupparsi in una compagnia aerea sostenibile e redditizia, che collega l’Italia all’Europa e al mondo. Allo stesso tempo, questo investimento ci permetterà di continuare la nostra crescita in uno dei nostri mercati più importanti».
