Torna a crescere il numero di occupati in Italia. Istat registra nel secondo trimestre 2021 un aumento del 2,3 per cento degli occupati rispetto allo stesso trimestre del 2020 (più 523 mila in un anno).
Il tasso di occupazione torna a crescere
Nello specifico il tasso di occupazione delle persone tra i 15 e i 64 anni sale al 58,2 per cento (più 1,7 punti percentuali), con incrementi più marcati tra le donne, i giovani di età compresa tra i 25-34 anni e nel Mezzogiorno, «in un contesto di generale riattivazione del mercato del lavoro» spiega l’Istituto Nazionale di Statistica.
Istat sottolinea come la «ripresa occupazionale osservata rispetto al secondo trimestre 2020 – che ha rappresentato il picco negativo (1,2 milioni di occupati in meno nel secondo trimestre 2020 rispetto allo stesso trimestre del 2019) – non è stata omogenea. Ha, infatti, coinvolto di più coloro che per primi avevano subito gli effetti della pandemia: occupati nei servizi e lavoratori a termine, con maggiori ripercussioni per giovani, donne e stranieri».
Lontani i livelli occupazionali pre-pandemia
Va però precisato che l’occupazione «rimane ancora inferiore ai livelli pre-pandemia, con 678 mila occupati in meno rispetto al secondo trimestre 2019.
Le donne occupate sono 370 mila in meno ( meno 3,7 per cento rispetto al meno 2,3 per cento degli uomini) e il tasso di occupazione femminile, al 49,3 per cento è ancora inferiore di 1,4 punti (meno 1 punto, al 67,1 per cento, per gli uomini).
Nel dettaglio Istat ricorda che l’aumento dell’occupazione interessa soltanto i dipendenti a termine ( più 573mila, ovvero il 23,6% per cento in più), in particolare quelli con un lavoro di durata inferiore o pari a 12 mesi.
Calano i contratti fissi
Continuano, invece, a calare i dipendenti a tempo indeterminato ( meno 29mila, meno 0,2%) e gli indipendenti (meno 21mila, meno 0,4% per cento). In crescita sia gli occupati a tempo pieno sia quelli a tempo parziale (+1,8% e +4,8%, rispettivamente).
Prosegue la crescita delle persone in cerca di occupazione che salgono a 2 milioni 422 mila unità ( più 514 mila in un anno, una crescita del 27 per cento).