Anche se a gennaio 2023 aumenta il numero di occupati, che arriva a superare quota 23 milioni e 300 mila, l’Istat ha rilevato che ad aumentare è anche il tasso di disoccupazione, in particolare quello giovanile.
I dati Istat sulla disoccupazione a gennaio 2023
Il tasso di disoccupazione totale sale infatti al 7,9 per cento (+0,1 punti) e quello giovanile al 22,9 per cento (+0,7 punti). La diminuzione del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,7 per cento, pari a -83 mila unità) coinvolge di più uomini, donne e persone con più di 35 anni d’età. Il tasso di inattività, invece, scende al 33,9 per cento (-0,2 punti).
L’occupazione invece, rispetto a gennaio 2022 è in crescita (+459 mila unità). Sono in particolare i dipendenti permanenti e gli autonomi ad essere di più, mentre il numero di dipendenti a termine è inferiore di quasi 50 mila unità.

Confrontando il trimestre novembre 2022-gennaio 2023 con quello precedente (agosto-ottobre 2022), si registra un incremento del numero di occupati (+0,5 per cento, pari a +113 mila unità). Questa crescita è collegabile alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-1,0 per cento, pari a -20 mila unità) e degli inattivi (-0,9 per cento, pari a -120 mila unità). Rispetto a gennaio 2022, diminuisce infatti sia il numero di persone in cerca di lavoro (-6,7 per cento, pari a -143 mila unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,7 per cento, pari a -478 mila unità).

Calo di dipendenti a termine, autonomi e giovani
L’occupazione, indica l’Istat, cresce (+0,2 per cento, pari a +35 mila) per donne, dipendenti permanenti e per chi ha più di 35 anni. Risultano in calo i dipendenti a termine, gli autonomi e i giovani. Il numero di persone in cerca di lavoro cresce su base mensile (+1,7 per cento, pari a +33 mila unità) tra le donne e i minori di 50 anni.Tutti questi dati, offerti dalle ricerche Istat, sono provvisori – tenendo conto che si tratta di numeri aggiornati al primo mese dell’anno .