Isole Salomone nel caos, assaltato il parlamento

Redazione
25/11/2021

Diversi edifici alle fiamme a Honiara, la capitale, e migliaia di manifestanti hanno saccheggiato Chinatown. Si chiedono le dimissioni del primo ministro in seguito alla decisione di spostare le alleanze diplomatiche da Taiwan alla Cina. L'Australia invia forze di peacekeeping

Isole Salomone nel caos, assaltato il parlamento

Dopo due giorni di violente rivolte che hanno minacciato di rovesciare il governo di Honiara, l’Australia è pronta a inviare l’esercito per avviare una operazione di peacekeeping sulle Isole Salomone. «Il nostro scopo è fornire stabilità e sicurezza», ha detto il premier Scott Morrison, sottolineando che l’invio dei militari è stato deciso dopo la richiesta di aiuto dal primo ministro delle Isole Manasseh Sogavare. Secondo quanto riferito dai media locali, i disordini sono stati provocati principalmente da un gruppo di manifestanti che questa settimana si sono recati a Honiara dalla vicina isola di Malaita per protestare contro la decisione, presa nel 2019, di spostare le alleanze diplomatiche da Taiwan alla Cina.

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Assaltato il parlamento, saccheggi a Chinatown

Durante i disordini, diversi edifici sono stati dati alle fiamme nella capitale Honiara, mentre il parlamento è stato preso d’assalto dai manifestanti che chiedevano le dimissioni del primo ministro. Testimoni e media locali hanno riferito di una folla che ha sfidato il coprifuoco, imposto in seguito ai disordini del giorno prima, per scendere in strada. Centinaia di persone hanno marciato anche verso la Chinatown di Honiara, incendiando una stazione di polizia e saccheggiando negozi prima chele forze dell’ordine sparassero gas lacrimogeni per disperdere la protesta. La Cina ha espresso «grande preoccupazione» chiedendo al governo delle Isole di adottare «tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini cinesi e delle realtà cinesi».