Dal pomeriggio di domenica un fiume di lava sta tagliando in due l’isola di La Palma, la cosiddetta Isla Bonita delle Canarie. Lava, cenere e una gigantesca colonna di fumo non accennano a diminuire d’intensità, mentre il fiume di fuoco che scende dai due nuovi crateri mangia qualsiasi cosa si trovi sulla sua strada. Le nuove vie di fuoriuscita di lava si sono aperti, a 200 metri di distanza l’uno dall’altro, su Cumbre Vieja, nel sud dell’isola.
La situazione
Il magma ha raggiunto una temperatura di oltre 1.075 gradi e scende a valle da Cumbre Vieja a una velocità di 0,7 chilometri l’ora.
Dall’isola, la più piccola dell’arcipelago canario insieme a El Hierro, i soccorsi hanno già evacuato circa 5.000 persone: 1.000 turisti e 4.000 residenti che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni alla mercé degli eventi.
A La Palma vivono circa 80.000 persone ed erano 50 anni che Cumbre Vieja, il vulcano che si trova nella parte più a sud dell’isola non si risvegliava.
L’allerta partita una settimana fa
I vulcanologi da una settimana avevano lanciato l’allerta dopo una serie di circa 25.000 microsismi che lasciavano ampiamente prevedere la ripresa dell’attività vulcanica. Intorno alle 15 del pomeriggio di domenica un boato ha scosso la zona sud dell’isola più verde delle Canarie e subito dopo un’esplosione di fumo e cenere ha anticipato l’eruzione.
Sanchez è a La Palma
Il premier spagnolo Pedro Sanchez si trova già sull’isola. Sanchez ha voluto rimandare il viaggio negli Stati Uniti in calendario per seguire di persona i fatti di La Palma.
Mariano Hernández Zapata, presidente del governo regionale (cabildo) di La Palma ha definito la situazione nell’area «desolante».
Ha poi spiegato «Una colata lavica di un’altezza media di sei metri sta letteralmente divorando le abitazioni, le infrastrutture, i raccolti che trova nel suo percorso verso la costa».
Il presidente delle Isole Canarie, Ángel Víctor Torres, ha ammesso che sono previsti «danni materiali significativi». Già un centinaio di case sono state distrutte e l’eruzione non accenna a diminuire.