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Irlanda del Nord-Italia, il precedente del 1958 che ci costò i Mondiali

Gli Azzurri fallirono per la prima volta la qualificazione al torneo 63 anni fa, subendo un’inaspettata sconfitta a Belfast.

15 Novembre 2021 10:41 Redazione
Irlanda del Nord-Italia, il precedente del 1958. Gli Azzurri fallirono per la prima volta la qualificazione al mondiale perdendo a Belfast.

Stasera l’Italia si gioca la qualificazione al mondiale contro l’Irlanda del Nord. Per l’accesso diretto a Qatar 2022 non è necessario vincere e allo stesso tempo nessun tipo di vittoria metterebbe al riparo gli Azzurri dallo spauracchio degli spareggi. L’Italia è a pari punti con la Svizzera, che ospita la Bulgaria, ma è davanti in classifica grazie alla migliore differenza reti: +2, un piccolo vantaggio che potrebbe rivelarsi decisivo nella corsa al primo posto nel girone. Il secondo criterio a cui guardare sono le reti segnate (anche qui +2), poi c’è il risultato dello scontro diretto, che vede invece in vantaggio la Svizzera. L’Italia viene da una mancata qualificazione al mondiale, la seconda nella sua storia. Ebbene, la prima arrivò nel 1958, proprio a causa di una sciagurata sconfitta in quel di Belfast.

Irlanda del Nord-Italia, l’arbitro bloccato dalla nebbia

In vista del Mondiale di Svezia 1958, l’Italia fu inserita in un girone di qualificazione con Portogallo e Irlanda del Nord. Il 25 aprile 1957, gli Azzurri regolarono 1-0 i nordirlandesi a Roma, subendo poi una netta sconfitta per 3 a 0 a Lisbona. Quando l’Italia a dicembre fu nuovamente chiamata a giocare, la classifica vedeva in testa Portogallo e Irlanda del Nord con tre punti in altrettante gare, poi Italia a due, ma con una partita in meno. Primo impegno a Belfast il 4 dicembre 1957: la gara fu però rinviata tra le polemiche perché l’arbitro ungherese Zsolt non riuscì a raggiungere la capitale nordirlandese, a causa della nebbia che bloccò tutti i voli. Italia e Irlanda del Nord, dopo un tira e molla, si accordarono per disputare un’amichevole (finita 2-2, talmente violenta da essere ricordata come “Battle of Belfast”), mentre il recupero della gara ufficiale fu fissato al 15 gennaio 1958. Prima dell’ultima partita, gli azzurri affrontarono il Portogallo a Milano, infliggendo un secco 3-0 ai lusitani, che videro sfumare i sogni mondiali.

Irlanda del Nord-Italia, la disfatta di Belfast

L’Italia arrivò dunque allo scontro finale con quattro punti in classifica e uno di vantaggio sull’Irlanda del Nord. Un pareggio sarebbe stato sufficiente per staccare il biglietto per la Svezia. Ma al Windsor Park di Belfast accadde l’irreparabile. Nella prima mezzora di gioco segnarono Jimmy McIlroy (13’) e Wilbur Cush (28’) e solo al 56esimo minuto arrivò la reazione dell’Italia con Dino Da Costa della Roma, all’esordio azzurro come oriundo. L’espulsione di Alcides Ghiggia (sì, quel Ghiggia che aveva deciso la finale mondiale del 1950 tra Uruguay e Brasile) al 68esimo per un calcio rifilato a un avversario a gioco lontano chiuse il discorso: Italia sconfitta 2 a 1 e niente mondiale. La prima grande disfatta del nostro calcio fu attribuita dalla stampa al c.t. Alfredo Foni, colpevole di aver schierato una formazione troppo offensiva (e in più zeppa di oriundi) in un match in cui sarebbe stato sufficiente un punto.

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