Direttore: Paolo Madron
  • Economia e Finanza
  • Politica
  • Tecnologia e Innovazione
  • Attualità
x
  • Attualità
    • Cronaca
    • Gossip
    • Web
  • Cultura e Spettacolo
    • Arte
    • Cinema
    • Design
    • Libri
    • Moda
    • Musica
    • Serie Tv
    • Teatro
    • Tv
  • Economia e Finanza
    • Aziende
    • Lavoro
  • Politica
    • Europa
    • Italia
    • Mondo
  • Salute e Benessere
    • Beauty
    • Fitness
    • Food & Beverage
    • Medicina
    • Sanità
    • Wellness
  • Sport
    • Altri Sport
    • Calcio
    • Motori
  • Tecnologia e Innovazione
    • App
    • Device
    • Domotica
    • Gaming
    • Sostenibilità
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Aziende
Tre palle e un soldo

Dies Iren

L’ex ministro Delrio dietro la nomina di Gianni Armani alla guida della multiservizi. Plaudono i sindaci di Genova e Reggio Emilia, mentre quello di Torino, Chiara Appendino, vorrebbe anche un direttore generale. Sullo sfondo la possibile fusione con a2a.

31 Maggio 2021 09:2831 Maggio 2021 09:42 Occhio di Lince
cosa c'è dietro l'arrivo di Armani in iren

L’hanno nominato all’unanimità, ma dietro l’arrivo a Iren (il gruppo che riunisce le aziende municipalizzate di Reggio Emilia, Torino e Genova) di Gianni Vittorio Armani, che sostituisce Massimiliano Bianco come amministratore delegato, ci sono acque agitate.

Delrio grande regista dell’operazione Iren

Il vostro Occhio di Lince è andato a curiosare, e ha visto che a convincere il sindaco di Genova, Marco Bucci – indipendente a capo di una giunta di centrodestra – e quello di Reggio Emilia, Luca Vecchi (Pd), a far propria la candidatura di Armani è stato l’ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, che non a caso è di Reggio ed è stato il grande elettore di Vecchi, e che a suo tempo volle Armani al vertice dell’Anas.

 

il retroscena della nomina di armani al'iren
Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia (Getty Images).

Una strana combinazione politica, che ha trovato strada libera dopo l’uscita dai giochi di Luigi Ferraris, indicato dal governo come nuovo amministratore delegato di Ferrovie, al posto di Gianfranco Battisti, arrivato lì in quota 5 stelle. E dopo che è stato assicurato al socio Reggio Emilia la scelta del presidente. Una decisione cui si è opposta fino all’ultimo la sindaca di Torino, Chiara Appendino che però, dopo aver sponsorizzato Ferraris, non ha trovato un nome forte da contrapporre.

cosa c'è dietro la nomina di gianni armani in Iren
Il sindaco di Genova Marco Bucci (getty Images).

Torino nominerà un direttore generale

Così alla fine la prima cittadina ha ceduto, ma solo in cambio dell’impegno degli altri due soci forti di Iren di nominare un direttore generale con ampie e importanti deleghe. Una sorta di co-amministratore delegato, la cui indicazione spetterà farlo proprio all’amministrazione comunale torinese, che ha già in mano una terna di ipotesi. Una soluzione che lascia perplessi: non è mai una buona idea dividere le deleghe operative, i conflitti sono inevitabili. Nella gestione precedente, infatti, Bianco era ad e direttore generale. Il manager, dopo aver guidato Iren dal 2014 con buoni risultati, rimarrà in azienda come dirigente fino al prossimo novembre. Naturalmente la cosa viene venduta come un modo per “assicurare un graduale passaggio di consegne”, ma in realtà è il prezzo (950 mila euro di buonuscita più i sei mesi di stipendio che corre) che è stato pagato perché la sua sia un’uscita senza polemiche. Quanto ad Armani, le indiscrezioni raccolte dal vostro Occhio dicono che sia arrivato a Torino dopo aver concordato con Renato Mazzoncini, ad di a2a – suo amico tanto da avergli trovato casa nella multiutility di Milano e Brescia quando è stato fatto fuori da Anas – l’ipotesi di un merger tra le due municipalizzate.

il retroscena della nomina di armani in Iren, appendino contraria
La sindaca uscente di Torino Chiara Appendino (Getty Images).

Sullo sfondo la fusione tra Iren e a2a

Ma a Torino l’idea non suscita certo entusiasmi. Tanto che alcuni comuni della provincia hanno raccolto una decina di milioni per rafforzare il pacchetto piemontese, che ora conta il 13,8% di Torino, il 2% della città metropolitana e il 4% delle fondazioni locali. Inoltre, le elezioni comunali cambieranno sindaco e amministrazione a Torino, con tutto quel che ne consegue circa la posizione da tenere in Iren. Per Armani, noto per il carattere spigoloso, la partita che sta per iniziare sarà tutt’altro che facile.

Tag:Potere
Ucraini giustiziati dai russi a Bucha, i video diffusi dal New York Times che confermano i crimini di guerra.
  • Attualità
Ucraini giustiziati dai russi a Bucha, i video choc dei crimini di guerra
Le immagini diffuse dal New York Times, in cui si vedono nove prigionieri fatti marciare bendati, sotto la minaccia dei fucili dei paracadutisti di Mosca.
Redazione
Radio Italia Live 2022: come partecipare all'evento? Dove vedere il concerto? E chi sono i cantanti che si avvicenderanno sul palco?
  • Attualità
Radio Italia Live 2022: come partecipare, biglietti, cantanti e dove vederlo
Radio Italia Live 2022: come partecipare all'evento? Dove vedere il concerto? E chi sono i cantanti che si avvicenderanno sul palco?
Virginia Cataldi
Covid Italia, Rt ancora in calo: 0,89. Scende anche l'incidenza, arrivata a 375 ogni 1000 abitanti: la scorsa settimana era a 458.
  • Attualità
Covid Italia, Rt ancora in calo: 0,89
Scende anche l'incidenza, arrivata a 375 ogni 100 mila abitanti: la scorsa settimana era a 458. Nessuna Regione o Provincia Autonoma è classificata a rischio alto.
Redazione
Giornalista allontanata dalla Camera a causa di un «vestito inappropriato». Immediate le scuse della vicepresidente di Montecitorio
  • Attualità
Giornalista allontanata dalla Camera a causa di un «vestito inappropriato»
La cronista del quotidiano Domani sembra indossasse un abito «con le spalle non sufficientemente coperte». Da lì la scelta di non farla partecipare e le scuse della vicepresidente di Montecitorio Maria Edera Spadoni.
Redazione
Draghi stoppa le ambizioni di Giorgia Meloni sulle nomine
  • Italia
In nomine Giorgia
La leader di Fratelli d'Italia vuole dire la sua sulle prossime nomine nelle aziende pubbliche. Ma Draghi è stato chiaro: sulle più importanti i partiti non toccheranno palla. Gelando quei manager, come l'ad di Terna Donnarumma, pronti a salire sul carro di Meloni.
Giovanna Predoni
Dopo Generali, ipotesi di fusione tra Mediobanca e Imi
  • Economia e Finanza
Trieste val bene una Messina
La sconfitta dell'asse Caltagirone-Del Vecchio apre a clamorosi scenari. Nextalia, la società dell'ex Mediobanca Francesco Canzonieri, ha ricevuto da uno dei suoi soci l'incarico di studiare la possibile fusione tra Banca Imi, che fa capo a Intesa, e Piazzetta Cuccia. Un'operazione destinata a ridisegnare l'intero sistema del potere economico-finanziario italiano.
Occhio di Lince e Paolo Madron
bonomi e le mosse per blindare il dominio in confindustria
  • Economia e Finanza
Carlo Magno
Bonomi sta sempre più costruendo una Confindustria a sua immagine e somiglianza. Giubilando i nemici e promuovendo i fedelissimi. E ora vuole cambiare lo statuto per allungare di due anni il suo mandato che scade nel 2024.
Giovanna Predoni
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Nielsen Digital Measurement Privacy Policy

Tagfin Srl Sede Legale: Via dell'Annunciata, 7 – 20121 Milano

Numero di partita IVA e numero d’iscrizione al Registro Imprese 11673800964 del Registro delle Imprese di Milano.

Registrazione della testata giornalistica Tag43 presso il Tribunale Ordinario di Milano, n. 100 del 23 Aprile 2021