È morto dopo essere stato torturato in Iran Mehdi Zare Ashkzari, ex studente dell’Università di Bologna che nel 2015 si era iscritto a Farmacia all’Alma Mater, lavorando nel frattempo in una pizzeria per mantenersi gli studi. Da un paio di anni era tornato nel suo Paese d’origine. Lo ha annunciato Amnesty International Italia: 30 anni, Mehdi Zare Ashkzari è deceduto dopo essere stato in coma per 20 giorni. Un’altra vittima della repressione del regime degli ayatollah.

Come ha raccontato a Domani Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, Mehdi Zare Ashkzari sarebbe stato rilasciato dopo i pestaggi per evitare si sentisse male mentre era in cella, ma subito dopo è entrato in coma.
Il messaggio di Patrick Zaki
«Il nuovo anno inizia con questa notizia per darci un avviso sulle violazioni dei diritti umani che si verificano in Medio Oriente e Nordafrica e in particolare in Iran. Unibo ha ora una nuova vittima della libertà di espressione. Purtroppo, questa volta, era troppo tardi per salvarlo. Tutte le mie condoglianze alla sua famiglia e a noi per questa grande perdita». Lo ha scritto sui social Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’Unibo arrestato in patria il 7 febbraio 2020, rimasto poi in carcere fino all’8 dicembre 2021 e tuttora sotto processo per reati d’opinione.
Oggi l’Università @unibo ha ricevuto una notizia orribile. Mehdi Zare Ashkzari, che aveva studiato farmacia due anni fa all’unibo, è appena morto dopo essere stato in coma per 20 giorni. Dopo aver partecipato alla manifestazione iraniana.https://t.co/cu6BhbtU3q pic.twitter.com/tKSEmpptnh
— Patrickzaki (@patrickzaki1) January 1, 2023
Cosa ha detto la vicesindaca di Bologna
«Da Bologna mandiamo un pensiero molto forte alla famiglia di Mehdi Zare Ashkzari, torturato e morto in Iran dopo 20 giorni in coma, a tutta quella popolazione che lotta per quella libertà di donne e uomini in Iran. Mandiamo un forte abbraccio di fratellanza e sorellanza alla comunità iraniana che vedo qui», ha detto la vicesindaca di Bologna Emily Clancy, intervenendo sul palco di piazza Nettuno in occasione della Giornata mondiale della pace, ricorrenza che cade l’1 gennaio di ogni anno.
