Colpita da quanto sta accadendo in Iran, Marisa Laurito ha deciso di impegnarsi in prima linea per la popolazione oppressa dal regime di Teheran. Alla vigilia di Natale ha così avviato una raccolta firme su change.org, che nel giro di pochi giorni è arrivata a quasi 90 mila adesioni. Non solo questo: insieme ad altri intellettuali e volontari della società civile ha organizzato un flash mob per sabato 7 gennaio.

Il flash mob solidale e la petizione su change.org
Il flash mob e la petizione hanno lo scopo di chiedere a gran voce la fine delle esecuzioni capitali e il rilascio dei manifestanti arrestati dal regime. Il flash mob prenderà il via dal Teatro Trianon Viviani di Napoli sabato 7 gennaio alle ore 12. E poi verrà ripetuto il 21 gennaio a Roma, a partire dalle ore 17, all’Officina Pasolini. «Vogliamo fare il primo flash mob solidale del mondo dello spettacolo italiano per il popolo iraniano», ha dichiarato Marisa Laurito. Per quanto riguarda la petizione, Marisa Laurito ha detto: «È la mia prima raccolta firme, ho dato il mio volto a molte cause, mi interesso molto di tematiche sociali, a volte lo rendo pubblico, altre meno. Credo però che un personaggio famoso ce l’abbia per dovere di mettersi a disposizione per cause giuste».

L’appello a Khamenei (e non solo)
Ecco una parte del testo della petizione: Alla luce di quanto sopra è evidente che la Repubblica Islamica dell’Iran stia violando tutti i principi della ‘Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo’ di cui è firmataria e che si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità umana, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà. Chiediamo al Leader Supremo Ali Khamenei l’immediata fine delle esecuzioni capitali e la fine delle repressioni da parte del regime sul popolo iraniano. Desideriamo che venga data la possibilità a tutte le donne e uomini iraniani di poter manifestare la propria disperazione nei confronti del “sistema iraniano”. Un regime che da circa 44 anni non ha mai concesso il diritto fondamentale di ogni essere umano: la libertà. In questo appello chiediamo inoltre al Premier Giorgia Meloni e al Ministro degli Esteri Antonio Tajani di prendere una posizione decisa nei confronti del Regime Iraniano; al Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella di convocare immediatamente all’atto del suo insediamento l’ambasciatore iraniano, dichiarandolo “persona non grata” e di richiamare il nostro ambasciatore in Iran per consultazioni. Chiediamo, infine, al presidente della commissione europea Von Der Leyen di mettere in campo tutte le iniziative di competenza dell’Unione per assicurare il rispetto dei diritti fondamentali in Iran.