Iran: «Italiano arrestato con altri 8 stranieri nelle proteste»

Claudio Vittozzi
30/09/2022

Il comunicato ufficiale delle autorità iraniane ha parlato di 9 arresti di manifestanti provenienti da «Italia, Polonia, Germania» e altri paesi

Iran: «Italiano arrestato con altri 8 stranieri nelle proteste»

Un italiano è stato arrestato in Iran a causa delle proteste a favore delle donne che stanno movimentando il paese. Sono tantissimi infatti, ad essere scesi nelle strade e a far sentire la propria voce per chiedere giustizia per la morte della giovane Mahsa Amini, la 22enne curda uccisa dalla polizia morale perché non indossava il velo in modo corretto.

Un italiano è stato arrestato in Iran a causa delle proteste in favore delle donne e con lui altri 8 manifestanti sono stati fermati.

Il comunicato dell’Iran sugli arresti

L’Iran ha comunicato poco fa l’arresto del manifestante italiano e di altri 8 cittadini stranieri. In una nota, il ministero dell’Intelligence ha detto: «Nove cittadini stranieri provenienti da Germania, Polonia, Italia, Francia, Paesi Bassi, Svezia e altri sono stati arrestati durante o dietro la scena dei disordini».

Inoltre, secondo quanto riportato dall’agenzia francese Afp, la repressione delle proteste avrebbe portato alla morte di 83 persone. Nonostante questo comunque, le proteste per la libertà delle donne in Iran non si fermano ma sembrano aumentare d’intensità.

Un italiano è stato arrestato in Iran a causa delle proteste in favore delle donne e con lui altri 8 manifestanti sono stati fermati.

Le proteste nel mondo e la difesa di Teheran

In tutto il mondo si stanno svolgendo proteste parallele per offrire sostegno a distanza alle donne iraniane. In città come Berlino e Istanbul centinaia di persone si sono riunite e hanno protestato per la morte di Mahsa Amini e per i diritti delle donne che vengono continuamente violati in Iran. Dal canto suo, il governo iraniano si difende dalle accuse e nega qualsiasi coinvolgimento nella morte della ragazza.

Allo stesso tempo, le autorità hanno etichettato come «rivoltosi» i manifestanti e per questo hanno arrestato anche il dimostrante con cittadinanza italiana. Inoltre, il governo ha accusato anche le forze dell’estero, in particolare gli Stati Uniti, di essere dietro alle manifestazione e di incitare i dimostranti a essere violenti, così da creare scompiglio nel paese. Amnesty International invece, ha denunciato l’uso da parte delle forze di sicurezza di una «spietata violenza». Secondo Amnesty International, le autorità hanno usato proiettili di gomma e veri per sedare le rivolte, ricorrendo anche a percosse e a molestie contro le donne.