Mentre in tutto l’Iran le proteste di giovani donne e uomini continuano ormai da mesi, l’ayatollah Seyyed Ali Khamenei ha incontrato un gruppo di cittadine iraniane, in occasione della Festa della mamma. Le sue dichiarazioni sono destinate a far discutere. Come riferisce l’agenzia di stato Irna, infatti, Khamenei si è rivolto alla popolazione sollecitando una maggior partecipazione delle donne a livello politico e decisionale in ogni parte del Paese. E l’ayatollah ha anche lanciato un messaggio all’Occidente, dove, secondo lui, le donne sono state «danneggiate».

Khamenei: «Importante avere più donne in politica»
Le dichiarazioni dell’ayatollah fanno discutere proprio perché in Iran è in corso una violenta guerriglia ormai dallo scorso settembre, cioè dall’uccisione di Mahsa Amini da parte della polizia morale. Il leader supremo della rivoluzione islamica, come se intorno a sé non stesse accadendo nulla, ha incontrato una delegazione di donne e sottolineato l’importanza di averne di più in politica. Khamenei l’ha definita una «questione significativa», spiegando di voler trovare soluzioni «affinché le donne iraniane efficienti, istruite e sagge siano impiegate nei centri decisionali».
L’accusa all’Occidente: «Danneggia le donne»
Khamenei si è poi soffermato sul ruolo della donna nei Paesi dell’Occidente: «Il mondo occidentale moderno, ipocrita sostenitore dei diritti delle donne, dovrebbe essere incolpato per la situazione delle donne in occidente, poiché le ha veramente danneggiate». Le accuse al mondo occidentale è quella di scagliare «fendenti contro la loro dignità», presentandosi invece come «portabandiera dei diritti delle donne”, mentre in realtà “scaglia fendenti contro la loro dignità». L’ayatollah prosegue affermando che «le donne nella società occidentale stanno soffrendo» e che «le donne ricevono salari inferiori rispetto agli uomini a parità di lavoro. Questo è un tipo di abuso».
L’hijab è «una necessità religiosa»
Il leader iraniano ha proseguito parlando anche dell’hijab, tema cruciale in questi mesi. Durante le proteste molte donne lo hanno svestito e bruciato. Khamenei, però, non ha dubbi: «L’hijab deve essere osservato, perché è una necessità religiosa. È la Sharia e non ci sono dubbi sul suo obbligo. Non è giusto che alcune donne non osservino l’hijab integrale, ma non dobbiamo dire che sono contro la religione o la rivoluzione islamica. Sono le nostre figlie». E le ha invitate a «essere corrette».
