Taraneh Alidoosti, una delle più famose attrici iraniane, è stata arrestata a Teheran con l’accusa di «aver pubblicato contenuti falsi e distorti e incitato al caos», dopo una perquisizione effettuata dalle forze di sicurezza. Secondo l’agenzia di regime Irna, l’interprete è stata imprigionata una settimana dopo aver fatto un post su Instagram in cui esprimeva solidarietà a Mohsen Shekari, cioè il primo uomo condannato a morte per aver partecipato alle manifestazioni di protesta che stanno scuotendo tutto il Paese. «Ogni organizzazione internazionale che assiste a questo spargimento di sangue senza agire è una vergogna per l’umanità», aveva scritto.

La foto senza velo a sostegno delle proteste
Alidoosti si era schierata con i manifestanti e con le donne iraniane fin dai primi giorni delle proteste, iniziate dopo la morte in carcere di Mahsa Amini, giovane curda arrestata a Teheran perché non indossava in maniera corretta il velo. L’attrice aveva postato su Instagram una sua foto senza velo, in cui reggeva un cartello con uno degli slogan delle proteste: “Donna, vita, libertà” in curdo. Dopo poche ore dalla notizia del suo arresto, il profilo Instagram dell’attrice, che contava 8 milioni di follower, è diventato inaccessibile.

La carriera dell’attrice classe 1984
Nata nel 1984 nella capitale Teheran, Alidoosti ha iniziato la carriera cinematografica a 17 anni come protagonista della pellicola Man, taraneh, panzdah sal daram: l’interpretazione le valse l’apprezzamento della critica e il premio di miglio attrice al Locarno Film Festival del 2002. Nel corso degli anni ha dato vita a un fortunato sodalizio cinematografico con Asghar Farhadi, che l’ha diretta in diverse pellicole drammatiche, tra cui il film premio Oscar Il cliente (2016). Di recente ha interpretato il ruolo della protagonista in Barādarān-e Leylā, presentato durante il 75esimo Festival di Cannes. Considerata una delle attrici più influenti nel Paese, ha più volte ribadito di non voler lasciare l’Iran, nonostante il clima di repressione.