Inversione a U con il Suv in autostrada, tragedia sfiorata: multa da 8 mila euro
Disposti anche il ritiro della patente e il fermo del mezzo per tre mesi.
Inversione a U: ora il conducente rischia una multa da 8mila euro. Succede sull’A1, all’altezza di Fiano Romano. Un conducente – a bordo di un Suv bianco – decide di cambiare corsia con una pericolosa inversione, senza pensare al tir e all’altra auto che stanno arrivando. A quanto si apprende, alla guida ci sarebbe stato un cittadino straniero. L’uomo è stato beccato dalle telecamere di sorveglianza, che hanno ripreso l’intera manovra azzardata.
Inversione a U, la multa è di 8mila euro
Il conducente ha dichiarato che si era permesso di procedere con l’inversione a U senza pensare alla multa perché il navigatore gli indicava la manovra come possibile. La Polizia Stradale gli ha quindi commisurato la multa salata. Oltre a questo, il mezzo è stato bloccato per tre mesi e la patente è stata ritirata.

L’uomo si trovava in Italia per una vacanza. Seguendo il navigatore, aveva sbagliato strada una prima volta. Per non perdere altro tempo, il navigatore gli avrebbe fornito un’altra soluzione. Il turista avrebbe portato a termine la manovra pericolosa. Per fortuna, non ci sono stati danni a cose o persone, ma chi conosce bene il Codice della Strada sa bene quali sono i pericoli di un’inversione a U tra due corsie a scorrimento veloce.
Il riscontro dalle telecamere
L’uomo è stato fermato grazie alle telecamere. Gli addetti della Polizia Stradale e di Autostrade per l’Italia hanno subito lanciato l’allarme. Il turista è stato quindi fermato.

«Di fronte a quelle immagini non ci sono parole per esprimere lo sdegno di quanti, a causa di condotte così assurde, stanno ancora piangendo la perdita di una persona cara. Ho assicurato all’inviato speciale Onu per la sicurezza stradale Jean Todt, nel corso di un recente incontro, che la polizia di stato farà di tutto per divulgare il valore universale della sicurezza stradale anche togliendo la possibilità di guidare a quelli che, con le loro condotte scellerate, continuano a mettere a serio rischio la vita di ignari automobilisti. Guidare non è uno scherzo, ma una cosa molto seria». Così commenta la vicenda Paolo Maria Pomponio, direttore del servizio polizia stradale presso la direzione centrale delle specialità della Polizia di Stato.