Intervista a un consigliere di Zelensky, la Russia multa ancora Twitch

Redazione
30/08/2022

Per un tribunale di Mosca dovrebbe pagare 50 mila euro. È la seconda sanzione per la piattaforma di live streaming: era già successo per una breve clip di una ragazza di Bucha.

Intervista a un consigliere di Zelensky, la Russia multa ancora Twitch

Per la seconda volta nel giro di un mese, la Russia ha multato Twitch a causa del rifiuto da parte della piattaforma di streaming rimuovere un’intervista con un consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riferiscono i media statali russi. Un tribunale di Mosca ha stabilito che Twitch dovrebbe pagare 3 milioni di rubli, equivalenti a 50 mila euro.

Il video per cui è stato multato Twitch

Il protagonista del video “incriminato” diffuso su Twitch è Oleksyi Arestovich: secondo il Cremlino, nel filmato il consigliere di Zelensky fornisce «informazioni imprecise» sulla cosiddetta “operazione militare speciale” in Ucraina. La sanzione fa seguito a quella precedente da segue 2 milioni di rubli (circa 33 mila euro), comminata a seguito della diffusione di una clip di 31 secondi di una ragazza di Bucha, sobborgo settentrionale di Kyiv diventato tristemente noto per i crimini di guerra compiuti dalle forze russe.

Intervista a un consigliere di Zelensky, la Russia multa ancora Twitch: 50 mila euro l'entità della sanzione.
Oleksyi Arestovich.

All’inizio di marzo, il servizio di live streaming Twitch ha annunciato il blocco ai media statali russi che promuovono disinformazione, con l’intento di fare propaganda. Dalla prospettiva opposta, Twitch non è l’unico gigante tecnologico che viene sanzionato dalla Federazione Russa a causa di contenuti riguardanti la guerra in Ucraina ritenuti falsi dal Cremlino: dall’inizio del conflitto è successo anche ad esempio anche a Google.

Intervista a un consigliere di Zelensky, la Russia multa ancora Twitch: 50 mila euro l'entità della sanzione.
Il logo della piattaforma di live streaming Twitch (MARTIN BUREAU/AFP via Getty Images)

Francia e Germania contro la censura russa

Intanto, per aggirare la censura di Mosca, in un documento non ufficiale dal titolo “Difendere l’ordine internazionale in un’era di rivalità sistemica: relazioni Ue-Russia”, Francia e Germania hanno sollecitato l’Ue a cercare «modi creativi» per sostenere la diffusione di notizie indipendenti nella Federazione Russa. Tra i metodi per aggirare la censura di Mosca figurano corsi di alfabetizzazione mediatica in russo che potrebbero essere diffusi da video blogger su YouTube, Facebook, TikTok, canali Telegram e Vkontakte.