Internazionale lancia il nuovo settimanale, l’Essenziale

Redazione
01/10/2021

Il nuovo periodico avrà un focus sull’Italia e si pone l’obiettivo di raccontare i fatti «in modo chiaro, sintetico, verificato e accessibile»

Internazionale lancia il nuovo settimanale, l’Essenziale

Un nuovo settimanale nella famiglia dell’Internazionale. Ai primi di novembre uscirà il primo numero de L’Essenziale, un periodico che ha l’obiettivo di parlare di quello che succede in Italia, diventando in sostanza un “complemento” del famoso settimanale che, dal 1993, racconta che cosa succede nel resto del mondo attraverso una selezione dei principali articoli della stampa estera. Particolarità: il formato sarà quello di un quotidiano (in gergo, berlinese).

L’Essenziale: a dirigerlo Giovanni De Mauro

Sarà Giovanni De Mauro, attuale direttore dell’Internazionale, a guidare i primi passi della nuova creatura. L’obiettivo è di individuare i fatti più importanti della settimana, «raccontandoli in modo chiaro, sintetico, verificato e accessibile, senza dare nulla per scontato. La redazione di Internazionale è fatta di giornaliste e giornalisti italiani e sono anni che ragioniamo su come occuparci di quello che succede in Italia, ma finora l’abbiamo sempre fatto all’interno del contenitore di Internazionale» ha spiegato De Mauro.

L’Essenziale: le ragioni del nome

Il titolo del settimanale è ovviamente l’intento con cui il periodico è stato lanciato: raccontare le notizie imperdibili, cui poi si aggiungeranno inchieste e approfondimenti. Anche se al momento l’approccio è prudente: «Vogliamo partire leggeri e poi se va bene farlo crescere» ha detto De Mauro.

L’Essenziale: un approccio simile a quello di un quotidiano

Ci saranno le varie sezioni, come quelle che compongono i giornali quotidiani: politica, cronaca, economia e via dicendo. La redazione dell’Essenziale sarà composta da una decina di persone tutte provenienti dall’esperienza di Internazionale, che continuerà il suo lavoro grazie all’inserimento di nuove persone junior.

Obiettivo: parlare di tutta l’Italia

«In particolare ci piacerebbe deromanizzare e demilanesizzare, se si può dire così, l’informazione che spesso è molto concentrata sulle città dove si trovano le redazioni dei giornali e molto meno sul resto del territorio. Vorremmo costruire una rete di collaboratori e collaboratrici sparsi per l’Italia, che propongano pezzi dalle loro città. Siamo tutti molto informati sulla situazione della spazzatura a Roma, ma io da lettore vorrei sapere anche cosa succede a Taranto, Bolzano e Palermo, per esempio», dice De Mauro.