Il tribunale amministrativo della Lombardia, dopo il ricorso presentato da alcuni sostenitori e dal club ha sospeso il decreto prefettizio. Questo significa che la partita tra Inter e Lecce potrà essere seguita dai tifosi giallorossi. Il presidente del Lecce ha commentato il risultato e l’iniziale decisione: «Provvedimento qualificato come incongruo ed illogico».

La sentenza del Tar su Inter-Lecce
Inter-Lecce torna ad essere aperta a tutti i tifosi giallorossi il provvedimento è stato stabilito dal Tar Lombardia che ha accolto l’istanza cautelare fatta da alcuni supporter della squadra e dallo stesso club nella giornata di ieri. La decisione del prefetto, stando a quanto si leggeva nel decreto, si fondava sul timore di nuovi episodi di violenza oppure di «atti improntati all’illegalità», dopo gli incidenti accaduti in una strada nei pressi dello stadio di Bergamo nella partita tra Atalanta e Lecce del 19 febbraio, con il ferimento di un funzionario di polizia e l’arresto di un tifoso atalantino. Con decreto monocratico 234 del 2023, pubblicato in data odierna, il tribunale amministrativo lombardo ha accolto l’istanza cautelare ed ha sospeso il prefettizio fissando per il 22 marzo la trattazione collegiale della vicenda.

Le dichiarazioni del presidente del Lecce sulla decisione
Il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani ha dichiarato alcune parole sulla decisione del Tar della Lombardia: «Il Tar ha espresso un principio importante qualificando come incongruo ed illogico il provvedimento prefettizio che, per sanzionare eventi occorsi in occasione di Atalanta – Lecce, ha imposto un divieto di trasferta in una partita che non coinvolge le medesime tifoserie». Il numero uno giallorosso ha poi ringraziato per il grande sforzo fatto il direttore generale Giuseppe Mercadante, il responsabile dell’area legale Domenico Zinnari e il collega Antonio Caiffa, che «hanno tutti brillantemente collaborato per la riuscita di tale iniziativa processuale». Infine, il presidente della squadra ha anche fatto delle scuse: «Mi scuso, infine, con gli organi di informazione per aver scelto di non divulgare la notizia del ricorso per evitare un dibattito mediatico che precedesse la decisione del Tar».