Romelu Lukaku sarà, di nuovo, un attaccante dell’Inter. Il ritorno a Milano del gigante belga sembra ormai a un passo, con la società interista a riprenderlo con la formula del prestito dal Chelsea e una plusvalenza non indifferente, rispetto alle cifre incassate durante la scorsa estate. Così la squadra nerazzurra riabbraccerà uno dei protagonisti della scalata verso lo scudetto vinto nel 2021, ma resta da rinsaldare un rapporto incrinato nei mesi scorsi. La Curva Nord, espressione del tifo organizzato interista, non ha gradito durante la passata stagione tanto l’addio quanto alcune esternazioni di Lukaku, che ora dovrà dimostrare il proprio valore per riconquistare l’affetto dei tifosi.

Il comunicato della Curva Nord: «Palla lunga e pedalare»
La tifoseria organizzata dell’Inter ha diramato una nota sul ritorno di Romelu Lukaku in nerazzurro. «Essendo molto probabile il ritorno di Lukaku all’Inter, ci sono da mettere in chiaro alcuni punti», scrive nel documento la Curva Nord. «La Curva Nord sostiene l’Inter e non farà alcuna contestazione al giocatore (nonostante il comportamento dell’estate scorsa); posto ciò nessuno deve andare ad accoglierlo con sciarpe o vessilli della Curva o dei gruppi che la compongono; tutto ciò che in futuro verrà eventualmente fatto nei suoi confronti dovrà guadagnarselo sul campo con umiltà e sudore. Invitiamo comunque tutti gli interisti a non cadere nel tranello opposto, quello di correre subito a sbavargli dietro».
Nessun tifo contro, però: «Sia altresì chiaro a tutti che non tiferemo mai contro Lukaku se indosserà nuovamente la maglia dell’Inter. Ora, Romelu, palla lunga e pedalare. Fiduciosi, verso un futuro da costruire insieme a chi farà parte di questa nostra famiglia neroazzurra».
Il «tradimento» e gli striscioni di dicembre
La Curva Nord sintetizza in poche parole il suo pensiero: «È stato sostenuto (e trattato) come un Re, ora è uno come tanti». Quello che viene considerato il «tradimento di Lukaku» è, di fatto, l’addio della scorsa estate. Il volo verso Londra è stato visto sempre come una fuga in un momento non semplice, iniziato con un altro addio, quello del tecnico Antonio Conte poi sostituito da Simone Inzaghi. E la contestazione si è riproposta durante lo scorso dicembre, quando Lukaku ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui ha parlato di un possibile ritorno e i tifosi hanno scritto su uno striscione: «Non conta chi con la pioggia scappa, conta chi nella tempesta resta. Ciao Romelu». Il Lukaku-bis è tutt’altro che scritto.
