Sam Altman, presidente di OpenAl, è stato audito ieri, durante il congresso americano: «La regolamentazione dell’intelligenza artificiale è essenziale. È essenziale che l’intelligenza artificiale sia sviluppata con valori democratici», ha dichiarato il numero uno di OpenAI. Nonostante durante il recente incontro organizzato da Microsoft a Seattle, il Ceo avesse elogiato le prestazioni di ChatGPT, di fronte alla commissione Giustizia del senato americano, il dirigente ha mostrato prudenza, chiedendo il ricorso a un quadro normativo chiaro per «mitigare i rischi» dell’intelligenza artificiale.

Le paure di Altman sull’intelligenza artificiale
Altman non ha minimamente nascosto le sue preoccupazioni, durante il congresso: «La mia più grande paura è che il campo dell’AI possa fare davvero del male al mondo. Se questa tecnologia prende la direzione sbagliata, diventa veramente sbagliata», ha dichiarato il presidente di OpenAl. Uno dei timori è legato alle elezioni presidenziali del prossimo anno, definito dal 38enne come «un’area di grande preoccupazione». Se da un lato Altman interviene allarmato al senato americano, dall’altro la sua azienda si prepara al lancio di un nuovo progetto. La società che ha sviluppato ChatGPT infatti – come riportato da Open – è pronta a rilasciare un altro modello di intelligenza artificiale open source, cioè aperto a contributi esterni. Secondo The Information, stavolta si tratterebbe di un nuovo modello generativo di linguaggio, proprio come ChatGPT.