Fedha è una giovane donna con capelli biondi e occhi azzurri, con chiari tratti occidentali. È una conduttrice di Kuwait News, e presenta le notizie del giorno in maglietta bianca e giacca nera. In realtà Fedha è virtuale, frutto dell’intelligenza artificiale. Arriva dal Medio Oriente la prima conduttrice del tutto realizzata al computer. Svelata dall’account ufficiale Twitter dell’emittente, ha scatenato migliaia di reazioni sui social network. A finire sotto accusa i suoi lineamenti occidentali. E c’è chi teme una riduzione dei posti di lavoro e una minaccia per la disinformazione.

Fedha, come funziona la giornalista virtuale generata dall’intelligenza artificiale
«Che tipo di notizie preferisci?», si sente dire a Fedha nel breve video di presentazione. «Sentiamo le tue opinioni». Prima giornalista e conduttrice televisiva generata dall’intelligenza artificiale, ha utilizzato per esprimersi l’arabo comune, non la variante diffusa in Kuwait. Per quello, come ha sottolineato Abdullah Botfain, vicedirettore di Kuwait News, bisognerà ancora aspettare. «Fedha è un antico termine popolare traducibile con argento», ha detto il giornalista al Guardian. «Immaginiamo i robot di colore metallico, quindi abbiamo unito i due concetti». Fedha leggerà i bollettini di notizie online con l’intento di offrire al pubblico contenuti sempre freschi e soprattutto innovativi. Si tratta infatti di un test che, nei prossimi anni, potrebbe portare alla diffusione più capillare di altri giornalisti virtuali. Kuwait News intende inoltre consentire all’IA di presentare i notiziari anche sui canali social e di condurre programmi più complessi.
أول مذيعة في #الكويت تعمل بالذكاء الاصطناعي
• #فضة.. مذيعة #كويت_نيوز الافتراضية
• ما هي نوعية الأخبار التي تفضلونها بتقديم #فضة زميلتنا الجديدة؟ .. شاركونا آراءكم pic.twitter.com/VlVjasSdpb
— كويت نيوز (@KuwaitNews) April 8, 2023
Per quanto riguarda l’aspetto, Fedha ha le sembianze di una donna occidentale con capelli biondi e occhi azzurri. Una scelta, anche in questo caso, oculata e volta all’integrazione. «Rappresenta tutti», ha dichiarato Boftain. «In nome della popolazione variegata del Kuwait». Una giustificazione che, tuttavia, ha sollevato polemiche. Sebbene il 60 per cento della popolazione sia straniera, solo lo 0,7 per cento è occidentale. Per il 23 per cento si tratta di arabi e per il 35 per cento di asiatici, mentre l’1 per cento è di origine africana. Immediate le reazioni dei giornalisti che hanno espresso dissenso e paure. Per molti l’uso dell’intelligenza artificiale rappresenta una chiara minaccia all’occupazione, oltre che alla qualità dell’informazione. Eventuali errori nell’IA potrebbero infatti influenzare la diffusione di fake news tra la popolazione. Occorre tuttavia segnalare che, secondo Reporter Senza Frontiere, il Kuwait è 158esimo su 180 nazioni per quanto riguarda la libertà di stampa.