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Intelligenza artificiale, da Google a Microsoft: i concorrenti di ChatGPT

Dopo il successo di ChatGPT, molte aziende hanno lanciato i propri software Intelligenza artificiale. Da Google a Microsoft, la concorrenza è agguerrita ma quasi mai all’altezza. Bing, Bard, Galactica, Claude, You.com, Alibaba, Baidu: punti di forza e difetti di ciò che c’è sul mercato.

6 Marzo 2023 16:506 Marzo 2023 16:57 Fabrizio Grasso
ChatGPT davvero ci fregherà il lavoro? L'abbiamo chiesto a lei

Non solo ChatGPT. Sebbene il software di OpenAI rappresenti il fiore all’occhiello dell’intelligenza artificiale, sono diversi i programmi e le piattaforme IA disponibili online. Dai giganti della Silicon Valley alle aziende meno conosciute, chiunque sta cercando di inserirsi in un mercato che si promette già ora senza esclusione di colpi. Basti pensare a Bing, il chatbot di Microsoft, oppure a Bard, la nuova frontiera di Google. Tuttavia, a differenza del più celebre ChatGPT, la qualità appare decisamente inferiore, con una pioggia di critiche soprattutto negli Stati Uniti. Ecco una lista con le IA più interessanti sul mercato fra punti di forza e difetti principali.

Non solo ChatGPT. Da Google a Microsoft, sempre più aziende lanciano chatbot di intelligenza artificiale. Pregi e difetti di ognuno.
Yusuf Mehdi di Microsoft alla presentazione di Bing e Edge (Getty)

Da Google a Microsoft, le intelligenze artificiali che sfidano ChatGPT

1. Bing, l’intelligenza artificiale di Microsoft che si basa su ChatGPT

Un altro importante software di intelligenza artificiale è quello alla base di Bing, il motore di ricerca di Microsoft. Alimentato da una versione aggiornata della stessa tecnologia che muove ChatGPT, consente all’utente di porre domande di vario tipo e ottenere più opzioni di risposta. Si va dall’itinerario per un viaggio all’estero fino a un programma di fitness, disponibile in pochi secondi. Non mancano recensioni negative, tanto che alcuni utenti che lo hanno testato hanno parlato di risposte maleducate e scontrose dell’IA. Microsoft ha inoltre in programma ulteriori miglioramenti per Edge, il browser che ha recentemente soppiantato Internet Explorer.

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— Microsoft Bing Dev (@MSBing_Dev) February 28, 2023

2. Bard, il chatbot che ha fatto perdere a Google 100 miliardi in Borsa

Dalla Silicon Valley arriva anche Bard, la proposta di intelligenza artificiale di Google. Presentato a dicembre 2022, si tratta di un software che utilizzando il linguaggio LaMDA, paragonabile a ChatGPT, pesca le informazioni direttamente dal web per fornire la risposta più consona alla richiesta dell’utente. Una tecnica che però ha portato enormi danni ad Alphabet, azienda madre del celebre browser. A proposito del telescopio James Webb, Bard ha parlato del primo strumento in grado di fotografare un esopianeta. Un errore madornale, dato che i primi scatti risalgono a 14 anni prima della sua creazione. E per questo strafalcione la società ha bruciato 100 miliardi di dollari in Borsa in appena un giorno.

3. Galactica e BlenderBot 3, Zuckerberg avanza due proposte con Meta

Proprietaria di Instagram, Facebook e WhatsApp, Meta non poteva restare a guardare quando si parla di intelligenza artificiale. L’azienda di Mark Zuckerberg ha infatti creato Galactica, modello linguistico pensato per gli scienziati. È in grado, per esempio, di riassumere articoli accademici e fornire importanti soluzioni a problemi matematici in tempo reale. Addestrato su 48 milioni di documenti online, ha deluso gli esperti che lo hanno persino bollato come «pericoloso e fuorviante». In parallelo Meta ha anche progettato BlenderBot 3, assistente digitale con cui conversare, ancora non disponibile online. Non è però andata meglio, dato che negli States si parla di un’IA «con risposte davvero scadenti».

Non solo ChatGPT. Da Google a Microsoft, sempre più aziende lanciano chatbot di intelligenza artificiale. Pregi e difetti di ognuno.
Mark Zuckerberg, Ceo di Meta, che ha lanciato Galactica e BlenderBot 3 (Getty)

4. Claude, l’intelligenza artificiale di Anthropic, da ex dipendenti di ChatGPT

Alcuni ex dipendenti di ChatGPT hanno iniziato a lavorare nel 2021 a Claude, il chatbot di intelligenza artificiale di Anthropic. Con un costo di circa 300 milioni di dollari, si fonda su 10 istruzioni chiave per ottimizzare efficienza e attendibilità delle sue risposte. Per ora è disponibile solamente per alcune aziende, ma secondo il sito statunitense Scale potrebbe rappresentare un serio competitor per OpenAI. Non mancano anche in questo caso piccoli inconvenienti, in quanto Claude cade spesso in fallo commettendo errori matematici.

5. You.com, il motore di cerca a misura di utente

Simile a Bing è poi You.com, motore di ricerca fondato da due ex dipendenti di Salesforce, società informatica con sede a San Francisco. Sul sito sono disponibili diverse opzioni per creare nuove immagini, testi di varia lunghezza, post per social media e persino un assistente digitale, YouChat. Attivo da dicembre 2022, fornisce risposte a domande più o meno complesse, riepiloghi di articoli online e scrittura creativa. Per poter utilizzare le varie opzioni tuttavia è necessario creare un account sul sito.

SOUND ON 🔉
YouChat writes rap lyrics 😎🎶🎼🎤 pic.twitter.com/jT6SmSfDUW

— You.com (@YouSearchEngine) March 2, 2023

6. Alibaba, l’intelligenza artificiale del gigante dell’e-commerce cinese

Lasciando gli Usa, interessanti chatbot di intelligenza artificiale arrivano dalla Cina. Su tutti c’è Alibaba, il gigante dell’e-commerce fondato da Jack Ma che fa concorrenza ad Amazon. A febbraio, un dipendente aziendale ha annunciato alla Cnbc che la società sta lavorando dal 2017 a un software che rivaleggerà con ChatGPT. Non sono disponibili anticipazioni in merito, pertanto è impossibile offrire commenti e recensioni, anche se già si prospettano ostacoli all’orizzonte. Secondo Nikkei Asia, Pechino ha chiesto a Tencent e Alibaba di limitare l’accesso ai chatbot IA temendo la diffusione di contenuti censurati dalle autorità. Le aziende pertanto dovranno conferire con il governo prima di mettere in commercio i propri software.

7. Baidu, l’IA che muoverà anche le auto a guida autonoma

Accanto ad Alibaba, in Cina sta prendendo piede anche Ernie, il chatbot di Baidu. Nota per aver creato un browser omonimo, l’azienda è anche proprietaria di applicazioni per mappe, enciclopedie online e servizi cloud, solo per citarne alcuni. Ernie è apparso per la prima volta, come ricorda The Verge, nel 2019, ma solo due anni dopo ha ottenuto risultati soddisfacenti per il grande pubblico. Eccelle, secondo l’azienda, sia per comprensione che per generazione di linguaggi informatici e molto presto riceverà aggiornamenti. In arrivo Ernie ViLG, in grado di creare immagini basandosi sui caratteri cinesi, e un’interfaccia per auto a guida autonoma.

We are proud to announce our ongoing development of the AI chatbot project, ERNIE Bot (文心一言). First proposed as a language model in 2019, ERNIE has made significant progress since then.

Stay tuned for further updates. pic.twitter.com/J1F81VZz5i

— Baidu Inc. (@Baidu_Inc) February 7, 2023

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