Un’operatrice sanitaria, un’educatrice scientifica, un analista di dati e un imprenditore: saranno loro a comporre l’equipaggio di “astronauti dilettanti” che, nella notte tra il 15 e il 16 settembre (ora italiana) partirà in orbita per la missione Inspiration4, definita dalla Bbc «fondamentale per il turismo spaziale». Dopo le avventure di Richard Branson e Jeff Bezos, quella del miliardario statunitense Jared Isaacman – che ha finanziato il viaggio – sarà la terza “gita” fuori dalla Terra nel giro di pochi mesi. I quattro orbiteranno intorno al pianeta per tre giorni. Inspiration4 (chiamata così perché Isaacman spera di “ispirare” altri e di riuscire a raccogliere fondi per la ricerca contro il cancro), sarà effettuata a bordo di una navicella Dragon, prodotta dalla SpaceX di Elon Musk, supportata da un razzo Falcon-9.
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— SpaceX (@SpaceX) September 14, 2021
Dragon raggiungerà un’altitudine di 575 chilometri, circa 150 più in alto rispetto alla Stazione Spaziale Internazionale (Iss). I quattro trascorreranno il tempo facendo esperimenti e guardando la Terra attraverso una grande finestra a cupola, montata al posto del meccanismo necessario per attraccare sulla Iss (che non servirà). Alla fine del viaggio, la navicella effettuerà un ammaraggio nell’Oceano Atlantico.
Chi è Jared Isaacman, il miliardario che ha finanziato Inspiration 4
Il comandante Jared Isaacman, 38 anni, è il fondatore e amministratore delegato di Shift4 Payments, una società che ha fondato da adolescente per elaborare le transazioni con carta di credito. È anche un appassionato di aviazione con migliaia di ore di volo alle spalle. «Sarà la prima volta che una superpotenza globale non invia persone nello spazio orbitale», ha detto. «E penso che sia importante anche in prospettiva futura. Sappiamo che un giorno, da 50 a 100 anni da oggi, ci sarà una base lunare, forse ci sarà una sorta di colonia marziana. E da qualche parte bisogna pure iniziare».
«Quando questa missione sarà completata, le persone la guarderanno e diranno: ‘È la prima volta che le persone comuni sono andate nello spazio’». Inspiration4 infatti andrà completamente in orbita, mentre Branson e Bezos hanno fatto solo brevi salti sopra l’atmosfera.
Chi sono gli “astronauti dilettanti” di Inspiration 4
Hayley Arceneaux è assistente medico del St. Jude Children’s Research Hospital di Memphis, nel Tennessee. Ha 29 anni, ma la a 10 è stata curata per un cancro alle ossa. Obiettivo di Isaacman è raccogliere 200 milioni di dollari per aiutare proprio l’ospedale di Memphis, per questo ha deciso di “arruolare” un membro del personale. La dottoressa Sian Proctor, 51 anni, è una geoscienziata e divulgatrice scientifica. Nel 2009 è quasi diventata astronauta per la Nasa, ma ha poi perso nell’ultimo round di selezione.
Chris Sembroski, 42 anni, è un veterano dell’aeronautica americana e lavora come ingegnere con la società aerospaziale Lockheed Martin. Donatore del St. Jude, era stato inserito nella lista dell’ospedale come possibile “vincitore” della lotteria per aggiudicarsi il quarto posto sulla navicella. A vincere era stato però un suo amico, che gli ha ceduto il biglietto.
Inspiration4, il primo volo orbitale interamente commerciale
Meno di 600 persone hanno avuto la possibilità di “passeggiare” nello spazio da quando, nel 1961, Yuri Gagarin aprì la via. Tutti, o quasi, erano però addestrati militarmente, e volavano in missioni organizzate dai governi. Inspiration4 sarà invece il primo volo orbitale completamente acquistato e gestito commercialmente. Appena sei mesi fa i quattro erano alle prese con le preoccupazioni di tutti i giorni: da allora, hanno seguito un corso intensivo da astronauti, allenandosi con SpaceX nel suo simulatore di capsule.
SpaceX, che ha sede in California, ha intenzione di vendere sempre più voli orbitali a soggetti diversi dalle tradizionali agenzie spaziali. La Nasa ha contribuito a finanziare lo sviluppo di gran parte della tecnologia utilizzata dalla società di Elon Musk, e lo ha fatto per cercare di diversificare l’economia nell’orbita terrestre bassa. Un approccio che sta portando i suoi frutti: la start-up texana Axiom Space ha già acquistato quattro voli Dragon per portare turisti sulla Iss.
I viaggi nello spazio e il loro impatto ambientale
Alcuni commentatori hanno espresso preoccupazione per l’impatto sul clima terrestre di voli spaziali come questo. Il razzo Falcon-9 di SpaceX utilizza cherosene altamente raffinato che produce anidride carbonica (CO2), gas serra e ossidi di azoto, che contribuiscono anche al riscaldamento. Le emissioni dei lanci di razzi rimangono minime rispetto all’industria aeronautica, anche se si prevede che crescano.