Secondo il Plastic Waste Markers Index, sono 20 le società responsabili della produzione di più della metà dei rifiuti in plastica usa e getta del Pianeta (circa il 55%). Si tratta di giganti che producono polimeri utilizzati per la realizzazione di oggetti monouso difficilmente smaltibili. Sacchetti, bottiglie, maschere per il viso che finiscono per inquinare gli oceani e non solo. Ma non è tutto. Oltre a monitorare l’attività di imprese statali, multinazionali private, giganti del petrolio, gli studiosi hanno indicato i Paesi in cui nel 2019 si è registrato il maggior spreco di plastica pro capite. Al primo posto c’è l’Australia (con 59 kg prodotti a testa), seguita dagli Stati Uniti (53 kg), la Corea del Sud e la Gran Bretagna (entrambe 44 kg). Al decimo posto l’Italia con 23 kg di rifiuti prodotti a testa.

ExxonMobil guida la classifica delle società che producono più plastica usa e getta
Analizzando nel dettaglio i risultati dello studio curato dalla Minderoo Foundation con Wood Mackenzie, London School of Economics e Stockholm Environment Institute, si nota come su 20 società, 11 abbiano sede in Asia, quattro in Europa, tre in Nord America, una in America Latina e una in Estremo Oriente. Guida la triste classifica ExxonMobil con 5,9 milioni di tonnellate di plastica usa e getta prodotta. Subito sotto si piazza la statunitense Dow, la più grande industria chimica al mondo, che arriva a 5,5 tonnellate e la Sinopec, impresa petrolifera cinese che ne totalizza circa 5,3 tonnellate. La loro produzione è finanziata da banche come Barclays, Hsbc, Bank of America, Citigroup e JPMorgan Chase.