I certificati di malattia aumentano. O almeno è questo il trend registrato dall’Inps nel secondo semestre del 2022, rispetto a un anno prima. Sono stati depositati ben 16,4 milioni di certificati, il 77,9 per cento provenienti dal settore privato, con un aumento rispetto agli ultimi sei mesi del 2021 del 29,9 per cento. Un dato che si evince dall’aggiornamento dell’istituto, che spiega anche come l’incremento del terzo trimestre 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021 sia del 41,4 per cento. Numeri alla mano, si è passati da 4,7 milioni di certificati a 6,7 milioni. E nel quarto trimestre l’incremento è stato del 23 per cento: da 7,9 a 9,7 milioni.

Aumento di certificati maggiore al sud e tra le donne
I dati mostrano come l’incremento maggiore nel terzo trimestre sia stato registrato al Sud, con un aumento del 47,8 per cento di certificati registrati, contro il +45,8 per cento del Centro Italia e il +37 per cento del Nord. L’Inps inoltre mostra anche la differenze per genere: l’aumento tra le donne è del 47,5 per cento mentre tra gli uomini del 36,4. Più equilibrati i dati relativi al quarto trimestre. Vince il Centro, con un +25 per cento contro il +24,8 del Nord e il +17,2 del Sud, mentre diminuisce il divario uomo-donna: nel primo caso l’aumento è del 21,9 per cento, nel secondo del 24,1.
In sei mesi quasi 560 mila visite fiscali
Analizzando il report dell’Osservatorio Polo unico di tutela della malattia dell’Inps si evince anche come siano state effettuate quasi 560mila visite fiscali nel secondo semestre 2022. Solo nel terzo trimestre sono state 278 mila, facendo registrare un salto del 7,8 per cento rispetto al 2021. Anche qui è maggiore l’impatto sul privato, con una crescita del 10 per cento, mentre nel pubblico l’incremento è del 5,6. Il Centro ha visto aumentare le visite del 13,8 per cento, mentre il Nord nel settore pubblico del 13,2. L’unico dato in diminuzione è relativo al numero di visite fiscali, 280 mila, effettuate nel quarto trimestre 2022: il calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è del 10 per cento.
