Inps, boom di dimissioni in 6 mesi: un milione ha lasciato il lavoro

L’Inps ha registrato un boom di dimissioni dal lavoro nei primi sei mesi del 2022. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, l’Osservatorio sul precariato dell’Istituto ha rilevato un aumento del 31,37%. In totale, più di un milione di persone ha abbandonato l’impiego. 

Inps, boom di dimissioni in 6 mesi

Nei primi sei mesi del 2022 l’Inps ha registrato oltre un milione di dimissioni dal lavoro. Rispetto allo stesso periodo del 2021, il fenomeno è aumentato del 31,73%: un vero e proprio boom le cui cause sono di natura economica. L’Osservatorio sul precariato dell’Istituto di previdenza ha infatti evidenziato che sono raddoppiati questi tipi di licenziamenti, da 135.115 a 266.640. Il confronto con il 2021 risente del fatto che nei primi sei mesi era ancora in vigore il blocco dei licenziamenti per fare fronte alla crisi economica scatenata dalla pandemia.

In particolare, si sono dimesse 1,08 milioni di persone e il dato che riguarda solo il primo semestre 2022 riguarda tutte le tipologie di contratto. Se si guarda solo a quelle da contratto a tempo indeterminato le dimissioni sono cresciute del 22,18%, passando dalle 510.762 dei primi sei mesi del 2021 a 624.047 nello stesso periodo del 2022.

“Il livello raggiunto – sottolinea l’Inps a proposito delle dimissioni da contratti stabili – sottende il completo recupero delle dimissioni mancate del 2020, quando tutto il mercato del lavoro era stato investito dalla riduzione della mobilità connessa alle conseguenze dell’emergenza sanitaria”.

Per i licenziamenti di natura economica si è passati da 83.809 dei primi sei mesi del 2021 a 186.420 nello stesso periodo del 2022 (+122,43%) ma il confronto è con un periodo in cui era in vigore il blocco dei licenziamenti.