Guerra in Ucraina, le iniziative della moda a sostegno della popolazione

Camilla Curcio
03/03/2022

Non solo haute couture. Da Collina Strada a Elleme, passando per By Alice, 13 marchi di moda e design sono scesi in campo per aiutare il paese colpito dalla guerra. Tutte le iniziative.

Guerra in Ucraina, le iniziative della moda a sostegno della popolazione

Distratta dalle luci e dai mille eventi della fashion week milanese, la moda è finita al centro di un polverone sollevato da chi ne ha criticato il disinteresse nei confronti della guerra in Ucraina. Fatta eccezione per Giorgio Armani che, come gesto di solidarietà, ha deciso di mettere in piedi una sfilata silenziosa, nessuno dei marchi e degli stilisti coinvolti nella kermesse ha preso pubblicamente una posizione in merito. Almeno fino a qualche giorno fa, quando designer e piccoli e grandi brand si sono attivati per offrire il proprio sostegno al Paese messo in ginocchio dai bombardamenti.

Le iniziative dei grandi brand a sostegno dell’Ucraina

Tra le prime iniziative messe in piedi dal fashion system spicca quella organizzata dalla piattaforma per talenti emergenti 1Granary. Fondata dall’ucraina Olya Kuryshchuk, ha pubblicato una lettera aperta rivolta a tutti gli addetti ai lavori, invitandoli a fare fronte unito contro il conflitto. Un messaggio condiviso anche da giganti dell’haute couture come Balenciaga e l’holding Kering che, nelle ultime ore, hanno utilizzato i loro profili social per schierarsi apertamente contro la decisione di Vladimir Putin, reclamando l’urgenza di una tregua e promettendo una donazione significativa all’UNHCR. O LVMH (la multinazionale che possiede le azioni di marchi come Fendi, Bulgari e Givenchy) che, in un comunicato stampa, ha annunciato l’intenzione di donare 5 milioni di euro al Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR). Si sono fatte sentire forte e chiaro anche griffe come Nanushka, Ganni ed Erdem: mentre la prima ha siglato una partnership con l’associazione ungherese che si occupa di beneficenza per conto dell’Ordine dei Cavalieri di Malta e, al momento, lavora per fornire alloggi, cibo, vestiti e mezzi di trasporto ai rifugiati ucraini, la seconda e la terza hanno deciso, rispettivamente, di donare gli incassi del flagship store e dell’e-commerce accumulati nel fine settimana alla Croce Rossa Britannica e una somma di 100mila corone (circa 135mila euro) al Danish Refugee Council.

https://www.instagram.com/p/CamHKe7LL6l/

Anche i piccoli marchi indipendenti scendono in campo per l’Ucraina

La mobilitazione, tuttavia, non è partita soltanto dai colossi del settore. Sono numerosi, infatti, i piccoli brand indipendenti della moda, dell’arte e dell’arredamento che stanno dando il loro contributo attraverso aste e lotterie online. Da Chylak a Collina Strada, passando per Elleme, British Vogue ne ha selezionati 13.

1- Chylak

Nata a Varsavia e specializzata nella produzione di borse, l’azienda ha devoluto tutti i profitti accumulati nel scorso weekend (più o meno pari a 10mila euro) alle ong che si occupano di supportare i rifugiati ucraini in Polonia, tra cui Polish Humanitarian Action, Rescue Foundation e UNICEF.

https://www.instagram.com/p/Cah3om_KrjM/

2- Aeydē

Il marchio di calzature berlinese Aeydē ha dirottato il 30 per cento dei guadagni dell’ultima settimana ad Aktion Deutschland Hilft, un network formato da 20 organizzazioni umanitarie a lavoro nella capitale ucraina e nelle zone vicine.

https://www.instagram.com/p/CaiEQe3rVVp/

3- Collina Strada

Anche la designer Hillary Taymour, fondatrice di Collina Strada, ha seguito la stessa strategia, mettendo da parte le vendite e accreditandole sul conto di United Help Ukraine, ente che si occupa di fornire aiuti e medicinali agli sfollati.

https://www.instagram.com/p/CacPi6GNlWg/

4- Elleme

Differente, invece, l’idea del parigino Elleme. Che, sul suo store online, ha creato una sezione dedicata alla vendita di pezzi esclusivamente blu e gialli. Il ricavato verrà devoluto al 100 per cento all’UNICEF.

https://www.instagram.com/p/Cad2rektlx1/

5- Cressida Jamieson

La stilista londinese ha realizzato una t-shirt con un logo ricamato dal forte valore simbolico: un cuore che replica i colori della bandiera ucraina, impreziosito dallo slogan «Choose Love». I proventi saranno distribuiti a progetti benefici che garantiscono tutela e protezione tanto ai civili che decidono di rimanere in terra ucraina quanto a quelli che, per sfuggire alla morte, provano a emigrare.

Le iniziative di 13 brand indipendenti a favore dell'Ucraina
La t-shirt di Cressida Jamieson (Instagram)

6- Clothes For Progress

La piattaforma di reselling Clothes For Progress ha lanciato una raccolta fondi per United Help Ukraine. L’obiettivo da raggiungere è uno solo: grazie all’apporto di band come Ninamounah, che hanno donato diverse creazioni inedite, il marketplace si propone di raccogliere più soldi possibili da devolvere all’associazione.

https://www.instagram.com/p/CaodEb2oNjA/

7- Cawley Studio

Il brand di abbigliamento femminile Cawley Studio ha messo in palio il suo iconico giubbotto Ella per raccogliere fondi da integrare a quanto già accumulato dalla Croce Rossa Britannica. Partecipare alla lotteria è semplice: ogni donazione di 10 sterline consente di acquistare un biglietto. I numeri fortunati verranno sorteggiati nella serata di venerdì 4 marzo, quando saranno proclamati i nomi dei vincitori.

Le iniziative di 13 brand indipendenti a favore dell'Ucraina
La giacca Ella (Instagram)

8- Les Fleurs Studio

Anche la Spagna si mette in gioco col marchio di upcycling della stilista e influencer Maria Bernad. Anche in questo caso, più che iniziative strutturate, si è optato per una donazione degli incassi settimanali: il destinatario sarà Razom For Ukraine, una non profit che sta fornendo aiuti medico-sanitari al popolo ucraino.

https://www.instagram.com/p/Cajki8ONEb7/

9- Heliot Emil

Il marchio maschile Heliot Emil ha deciso di puntare molto più in alto dei suoi competitor. Devolvendo all’UNICEF il 100 per cento dei profitti sui preordini degli articoli della collezione autunno-inverno 2022, che verrà presentata giovedì 3 marzo a Parigi nel corso della settimana della moda.

https://www.instagram.com/p/Caj-5N7sku_/

10- By Alice

Non solo scarpe, borse e vestiti. L’interior designer Alice Wawrik, CEO di By Alice, sta organizzando un’asta online di pezzi firmati da 20 brand di design britannici, tra cui Matilda Goad, Vaisselle e Straw, per raccogliere fondi da indirizzare a Choose Love’s Ukraine.

https://www.instagram.com/p/CanP2NcgoC4/

11- Partnership Editions X Venetia Berry

Sulla scia di By Alice, anche Partnership Editions. Il marketplace di arte ha pensato di vendere una collezione di piatti dipinti a mano dall’artista Venetia Berry. Il 20 per cento del ricavato andrà a rimpolpare la raccolta fondi di Choose Love’s Ukraine.

Le iniziative di 13 brand indipendenti a favore dell'Ucraina
I piatti firmati da Venetia Berry (Instagram)

12- Albie & Pearl

Il sito di complementi d’arredo vintage Albie & Pearl si è proposto di donare il 15 per cento degli incassi del weekend al crowdfunding aperto da Choose Love’s Ukraine una settimana fa, subito dopo l’inizio del conflitto.

https://www.instagram.com/p/Caj7MbNIJjx/

13- Fred Rigby Studio

Ultimo ma non per importanza, il londinese Fred Rigby Studio elargirà il 10 per cento dei ricavi ottenuti dalla vendita dei prodotti della collezione Raindrop (una linea di eleganti tavolini rifiniti e decorati) alla Croce Rossa Britannica.

Le iniziative di 13 brand indipendenti a favore dell'Ucraina
I tavolini della collezione Raindrop (Instagram)