L’influenza e i virus parainfluenzali sono arrivati prima del previsto e con un impatto nettamente superiore alle aspettative. Lo dicono, dati alla mano, i sondaggi e la rete di monitoraggio InfluNet, che parla di un virus che ha colpito soprattutto anziani e bambini, in questo caso quasi 3 su 4 malati in totale. Lo spiega su Repubblica Susanna Esposito, docente di pediatria all’Università di Parma: «Dopo due anni la stagione è partita in modo più intenso e anticipato. Siamo già in piena epidemia, nonostante il clima sia rimasto sempre mite».

Esposito: «Vaccino consigliato ai bambini tra 6 mesi e 6 anni»
Susanna Esposito spiega che per contrastare la forza del virus, serve la vaccinazione. La docente è anche responsabile del tavolo tecnico su malattie infettive e vaccinazioni della Sip, la Società italiana di pediatria, oltre a dirigere il reparto dedicato ai bambini dell’azienda ospedaliera universitaria di Parma. «Il Ministero», dichiara, «offre la vaccinazione attiva e gratuita ai bambini tra sei mesi e sei anni, ma anche per gli altri è consigliato per evitare malattia, farmaci e antibiotici. Il vaccino impiega 10-15 giorni per essere efficace. Nei bambini al di sotto dei 9 anni che non sono mai stati vaccinati prima occorrono due dosi a 4 settimane di distanza. Il picco dell’influenza di tipo A è già arrivato, ma nella seconda parte della stagione ci aspettiamo anche un secondo virus di tipo B. Il vaccino somministrato è di tipo quadrivalente e copre entrambi».

Il sondaggio: «Vaccinati un over 65 su 3»
Oltre al monitoraggio dell’Iss, InfluNet, che sottolinea come l’attività dell’influenza sia partita prima e sia più forte nei bambini, Ipsos ha redatto un sondaggio per la casa farmaceutica Sanofi. Secondo quanto raccolto, degli over 65 soltanto una persona su 3 avrebbe deciso di vaccinarsi contro l’influenza. L’obiettivo del ministero della Salute, che presenterà la campagna soltanto giovedì prossimo, è del 75 per cento di popolazione e sembra ben lontano. «L’influenza quest’anno si manifesta con febbre anche molto alta, a volte accompagnata da vomito e difficoltà respiratorie. Notiamo più fenomeni di convulsioni, legate alla temperatura molto alta. In caso di sintomi gravi è consigliabile rivolgersi al pediatra piuttosto che affollare i pronti soccorso», spiega Esposito.