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Tiro Emiro

Influenza del cammello, ko tre calciatori della Francia: si teme un focolaio

Rabiot e Upamecano hanno dovuto saltare la semifinale probabilmente a causa del virus che appartiene alla stessa famiglia del Covid. Ora anche Rabiot ha gli stessi sintomi e il ct Deschamps ha invitato alla prudenza.

15 Dicembre 2022 17:0715 Dicembre 2022 18:13 Redazione
Influenza del cammello, ko tre calciatori della Francia: si teme un focolaio. Deschamps spera «che il virus non si diffonda» nello spogliatio

Ieri la festa per la vittoria contro il Marocco che vale la finale al mondiale in Qatar. Oggi, invece, l’apprensione per le condizioni dei propri calciatori. La nazionale francese e il ct Didier Deschamps fanno i conti con la cosiddetta influenza del cammello, che sembra aver messo ko alcuni calciatori transalpini. A tre giorni dalla finalissima contro l’Argentina, sembra che Rabiot, Upamecano e Coman rischino il forfait proprio a causa del virus. Ieri nel Regno Unito è stato lanciato l’allarme sulla pericolosità dell’influenza del cammello, che appartiene alla famiglia dei coronavirus e sembra più pericolosa del Covid. Ora la Francia attende di conoscere le condizioni dei calciatori e spera che il virus non si diffonda nello spogliatoio.

Influenza del cammello, ko tre calciatori della Francia: si teme un focolaio. Deschamps spera «che il virus non si diffonda» nello spogliatio
Adrien Rabiot è uno dei calciatori colpiti dal virus (Getty)

Deschamps: «Cerchiamo di stare attenti a non farlo diffondere»

Rabiot e Upamecano hanno dovuto saltare la semifinale proprio a causa del virus, che ora sembra aver colpito anche l’esterno d’attacco Kingsley Coman. A ufficializzarlo è stato il ct francese Didier Deschamps: «Ha la febbre. Stiamo cercando di stare attenti perché non si diffonda questo virus, che sta colpendo molti calciatori qui al Mondiale. Ti ammali quando ti stanchi troppo, il tuo corpo si indebolisce e sei più vulnerabile». Il tecnico, che spera di bissare il successo iridato di 4 anni fa per entrare nella storia della competizione, ha provato anche a sminuire la vicenda: «Non c’è particolare preoccupazione per una possibile epidemia, sono casi di febbre dovuti agli effetti dell’aria condizionata negli stadi e nei vari ambienti, acuiti dagli sforzi sul campo. Abbiamo preso le dovute misure».

Influenza del cammello, ko tre calciatori della Francia: si teme un focolaio. Deschamps spera «che il virus non si diffonda» nello spogliatio
Didier Deschamps (Getty)

Le mascherine imposte in zona mista ai calciatori francesi

Ma la realtà sembra diversa. A far preoccupare i tifosi francesi è stato soprattutto vedere i calciatori della propria nazionale con le mascherine in sala stampa, davanti ai giornalisti. Lo hanno fatto sia dopo i quarti di finale sia ieri, al termine del match vinto 2-0 contro il Marocco. Inizialmente in molti avevano pensato al Covid, ma con l’allarme arrivato dal Regno Unito si pensa che il virus possa essere proprio quello dell’influenza del cammello, più propriamente sindrome respiratoria del Medio Oriente, causata dal Mers-CoV. Può restare incubato fino a 5 giorni e la speranza francese è che non si sia diffuso.

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