007 con licenza di festeggiare

Redazione
03/08/2021

A Ibiza le autorità stanno cercando infiltrati stranieri che segnalino party illegali. Con i locali costretti a pesanti restrizioni, il boom dei contagi arriva dagli assembramenti in casa. Perché trovare queste figure è piuttosto complicato.

007 con licenza di festeggiare

Devono avere tra i 30 e i 40 anni e una gran voglia di fare festa a Ibiza. Ma soprattutto essere stranieri. Detto così non dovrebbe essere particolarmente complicato individuare i profili. Eppure le autorità locali stanno avendo diverse difficoltà, al punto che le selezioni aperte un paio di settimane fa non si sono ancora concluse. L’obiettivo è trovare veri e propri infiltrati che partecipino ai party privati, segnalando alle autorità eventuali comportamenti contrari alle norme anti-covid. Con i locali chiusi, fatta eccezione per quelli in grado di organizzare gli eventi all’aperto, l’aumento improvviso dei contagi, infatti, è attribuito alle feste organizzate nelle abitazioni. Attualmente l’incidenza di casi è di circa 1800 su centomila abitanti. Troppi evidentemente, per non pensare a rimedi estremi. Ad oggi, le restrizioni impongono il divieto di assembramenti tra l’1 e le 6 del mattino e multe fino a 600mila euro per chi organizza feste illegali. «Il problema di ordine pubblico è esistito da sempre, ora subentrano anche i rischi per la salute delle persone», ha spiegato il funzionario locale al quotidiano Diario de Ibiza. Affermazioni poi riportate dal Guardian.

Le difficoltà della polizia di Ibiza a scoprire party illegali

Per le forze di polizia locale è particolarmente complicato infiltrarsi in certe situazioni: gli agenti sono conosciuti e la copertura salterebbe immediatamente, per questo hanno invocato un aiuto esterno. La maggior parte di queste feste si svolge in appartamenti e viene pubblicizzata sui social o negli stabilimenti turistici, attirando visitatori dall’estero e lavoratori stagionali. Un fenomeno talmente dilagante da renderne impossibile il controllo, almeno con le forze in organico: «Cerchiamo profili tra i 30 e 40 anni, ci lavoriamo da due settimane ma non è semplice rintracciare queste figure». Una difficoltà che non intacca la prosecuzione del progetto: «Non ho dubbi che saremo operativi al più presto, è una necessità per salvaguardare la situazione sanitaria sull’isola». Non c’è solo la carenza di capitale umano a complicare la riuscita del piano. La possibilità che la polizia entri in casa senza mandato, in Spagna, come in altre parti d’Europa, è argomento delicato e ha tenuto a lungo banco. il rischio è che nonostante le segnalazioni, i poliziotti poi abbiano poco margine per operare. Critiche sono giunte anche dal partito socialista, tramite la persona di Vincent Torres che ha invitato i funzionari «a presentare proposte serie, supportate dalla legittimità legale, piuttosto che agire in maniera irresponsabile, lanciando idee su cui è impossibile essere d’accordo».