Giusy Pace, l’infermiera no Green Pass di Novara, è stata sospesa dal sindacato

Redazione
01/11/2021

È stata tra le organizzatrici della manifestazione con il filo spinato nel centro città. E ora spiega: «È un fraintendimento. Concentramento nel senso di concentrazione». E il filo spinato «è una protezione».

Giusy Pace, l’infermiera no Green Pass di Novara, è stata sospesa dal sindacato

«È un fraintendimento. Non volevamo accostarci agli ebrei, ma in generale ai deportati. Perché noi siamo la minoranza: ci definiscono terrapiattisti, no vax, fascisti..sono tutte storture. Ora anche gli ebrei: è pazzesco». A parlare a Repubblica  è Giusy Pace, una delle organizzatrici del corteo No Green pass di sabato a Novara in cui i manifestanti avevano sfilato per la città indossando pettorine a strisce che ricordavano le divise degli internati nei campi di concentramento reggendo il filo spinato.

Giusy Pace No Green Pass di Novara: «Concentramento nel senso di concentrazione»

«Concentramento nel senso di concentrazione», ha cercato di giustificarsi l’infermiera, «noi ci siamo concentrati in uno spazio, per manifestare il nostro dissenso. Non volevamo paragonarci ad Auschwitz, se avessi voluto scegliere un campo avrei scelto Dachau in cui c’erano i politici, tutte le minoranze». E il senso del filo spinato? «È una protezione. Si mette per proteggere. Per noi aveva quel significato». Una toppa peggio del buco, insomma. Giusy Pace, che non si pente della manifestazione, è infermiera all’Ospedale Maggiore di Novara ed è vaccinata. «Sono per la libertà di scelta. Ma sono contro il Green Pass, mi batto per la difesa della costituzione. Difendo i diritti e la libertà di scelta. E sono anche contro i tamponi fatti in questo modo: il naso delle persone non è stato creato per essere violato ogni 48 ore».

Il segretario generale della Fsi-Usae sospende l’infermiera dal sindacato

Intanto il segretario generale della Fsi-Usae, Adamo Bonazzi, domenica l’ha sospesa dall’organizzazione revocandole tutte le cariche del sindacato. «Come Fsi-Usae diciamo subito che prendiamo le distanze da questi comportamenti che non possono essere in alcun modo giustificati indipendentemente dalle ragioni che vi stanno alla base», ha dichiarato Bonazzi. «La federazione si è espressa con chiarezza sulla questione vaccinale ribadendo la propria linea a governo e parlamento con atti ufficiali; a nessuno dei dirigenti che la rappresenta Fsi-Usae può consentire, ne ora ne mai, di gettare nel cestino la linea politico-sindacale della federazione e agire a titolo personale nel mentre si fregia degli incarichi del sindacato».