La storia di Giovanni Gaito sta facendo il giro d’Italia. Una tragedia, quella del camionista, ma anche una storia di grande eroismo che ha permesso di evitare una potenziale strage. L’uomo, infatti, ha accusato un malore mentre era alla guida del suo mezzo nella serata del 23 febbraio, poco dopo le 19.30, mentre si trovava sull’autostrada del Sole. Capito il potenziale pericolo, l’autista originario della provincia di Napoli ha avuto la prontezza e la lucidità di accostare con il suo mezzo, un tir con una cisterna carica d’ossigeno, toccando le barriere laterali della corsia d’emergenza. Poi non c’è stato nulla da fare: l’uomo è morto per cause naturali, ma ora il suo nome fa il giro del Paese.

La ricostruzione: il malore dopo i caselli di Frosinone
A ricostruire la vicenda è la polizia stradale di Frosinone, capitanata dal vice questore aggiunto Stefano Macarra. Secondo quanto racconta Il Messaggero, Gaito stava viaggiando lungo la corsia Sud sull’Autostrada del Sole quando, superati i caselli di Frosinone, ha accusato un malore. Alcuni automobilisti hanno dichiarato di aver visto il camion rallentare e avere un andamento poco stabile. Intanto l’autista, nonostante l’attacco cardiaco, è riuscito a sterzare intorno al chilometro 627, adagiando il mezzo lungo le barriere laterali e fermandolo, prima di morire.
La manovra ha evitato al tir danni peggiori
Non banale quanto fatto da Gaito, che nonostante l’infarto è riuscito a fermare il mezzo prima di morire. Secondo quanto spiegano i vigili del fuoco, se così non fosse stato, l’impatto con un altro camion o con un’auto avrebbe potuto causare danni ben peggiori, alla luce del materiale trasportato nella cisterna. Il traffico è rimasto paralizzato per quasi un’ora. «È stata una scena terribile, vedere il corpo di quel povero autista sull’asfalto coperto con un telo», ha raccontato uno degli automobilisti. Sulla bacheca Facebook di Giovanni Gaito, nelle ore successive alla morte, tanti hanno scritto in suo ricordo, chiamandolo il camionista eroe.
