Indo-Pacifico, Biden lancia il piano di investimenti anti-Cina

Redazione
23/05/2022

«Benefici economici concreti per i Paesi che vorranno partecipare». Per ora hanno aderito in 13. La risposta di Pechino (anche su Taiwan).

Indo-Pacifico, Biden lancia il piano di investimenti anti-Cina

Nel corso della visita in Giappone, il presidente Usa Joe Biden ha alzato il velo sull’Indo-Pacific Economic Framework, ambizioso piano di investimenti e rafforzamento dei rapporti commerciali che farà aumentare la presenza statunitense nell’area, nell’ottica del contenimento della Cina. «Ci saranno benefici economici concreti per i Paesi che vorranno partecipare alla nuova alleanza economica nella regione Indo-Pacifico», ha detto Biden dopo l’incontro a Tokyo con il premier nipponico Fumio Kishida, precisando che al momento sono 13 gli Stati ad aver aderito.

Indo-Pacifico, Biden lancia il piano di investimenti anti-Cina. Per ora hanno aderito in 13. La risposta di Pechino (anche su Taiwan).
La presentazione dell’Indo-Pacific Economic Framework for Prosperity (SAUL LOEB/AFP via Getty Images)

Biden: «Vantaggi per l’intera regione»

«La nuova piattaforma economica, sarà introdotta per ostacolare l’espansionismo della Cina, e porterà numerosi vantaggi per l’intera regione», ha aggiunto il presidente Usa. Nella seconda e ultima tappa del suo viaggio in Asia (prima è stato in Corea del Sud), Biden ha ribadito che gli Stati Uniti sono determinati a difendere il Giappone, con il quale mantengono un’alleanza che considera la «pietra miliare» della stabilità nella regione.

Indo-Pacifico, Biden lancia il piano di investimenti anti-Cina. Per ora hanno aderito in 13. La risposta di Pechino (anche su Taiwan).
Joe Biden tra il primo ministro giapponese Fumio Kishida e quello indiano Narendra Modi (SAUL LOEB/AFP via Getty Images)

Indo-Pacifico, per la Cina «è destinato a fallire»

La risposta della Cina non si è fatta attendere. L’Indo-Pacific Economic Framework, «strumento politico degli Usa per salvaguardare la propria egemonia economica regionale ed escludere deliberatamente Paesi specifici», secondo il ministro degli Esteri cinese Wang Yi «è destinato a fallire» e, in generale, si tratta di una «strada sbagliata». E questa non è stata l’unica risposta arrivata da Pechino a Washington.

La replica della Cina su Taiwan

La Cina ha anche risposto, infatti, alle dichiarazioni di Biden riguardanti Taiwan. Il presidente Usa ha infatti detto, sempre durante la visita in Giappone, che Washington sarebbe pronta a intervenire se Pechino tentasse di prendere con la forza l’isola, di fatto indipendente ma considerata dalla Cina una “provincia ribelle”. «Sulle questioni relative alla sovranità e all’integrità territoriale della Cina, non lasciamo spazi per il compromesso. Nessuno dovrebbe sottovalutare la determinazione del popolo cinese», ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin, aggiungendo che la Cina è pronta a intraprendere «azioni risolute a tutela della sua sovranità e degli interessi di sicurezza».