Ce ne sono stati 265 nelle prime 24 ore. Poi quasi 700 si sono consegnati alle truppe russe dopo giorni di resistenza all’interno dell’acciaieria Azovstal. Lo stabilimento di Mariupol ha gli occhi del mondo puntati addosso ormai da settimane e ora sembra che centinaia di prigionieri rischino la vita. Perché nonostante i proclami del ministero della Difesa di Mosca, i soldati di bandiera ucraina potrebbero essere condannati a morte, come in Russia sembrano chiedere in molti. Sarebbe una scelta drammatica, che sembra essere confermata dalle parole di un soldato russo durante un’intervista alla propria tv di Stato in cui ha detto che «gli incidenti capitano». Una frase agghiacciante, che ha lasciato con il fiato sospeso il mondo intero.

Il soldato russo alla tv di Stato: «C’è chi inciampa e si spara da solo»
Il sottinteso del soldato russo alla tv di Stato di Mosca è da brividi. «Gli incidenti accadono. Sai è inciampato o qualcosa del genere, si è sparato da solo…», dice ai giornalisti in studio. Poco prima aveva assicurato che nessun «dito si muoverà», riferendosi ai grilletti dei fucili al momento dell’eventuale uscita degli altri soldati ucraini. Poco prima la conduttrice aveva rinnovato l’appello lanciato dal Cremlino: «Il ministero della Difesa garantisce la vita a tutti coloro che si arrendono alla prigionia». Una resa che, però, rischierebbe di non bastare ai militari di Azovstal.

La tv di Stato russa: nei giorni scorsi l’ammissione del colonnello
La tv di Stato russa non è nuova a mezze frasi e ammissione del genere. Già pochi giorni fa un ex colonnello, Mikhail Khodaryonk, ha fatto scalpore ammettendo in diretta che «la guerra sta andando male per noi e peggiorerà quando all’Ucraina arriveranno armi più sofisticate». Un’uscita che non è piaciuta al Cremlino e che ha incrinato la fiducia nel governo dei telespettatori. E nelle precedenti settimane perfino Vladimir Putin è stato interrotto durante il discorso allo stadio Luzhniki di Mosca. Un taglio brutale in fase di montaggio, che ha spiazzato tanto i russi quanto il resto del mondo.