L’udienza preliminare dell’inchiesta Prisma sui conti della Juventus nel periodo 2018-2020 è stata fissata per il prossimo 27 marzo. In questa occasione il giudice, il dottor Marco Picco, dovrà decidere se il club bianconero e i suoi 12 indagati, tra cui anche l’ex presidente Andrea Agnelli, dovranno andare a processo con un decreto di rinvio a giudizio oppure no, con una sentenza di non luogo a procedere. Si ricorda che l’inchiesta è incentrata sugli stipendi dei tesserati del club e sul fatto che la società avrebbe dato vita a delle plusvalenze fittizie nel periodo indicato.

Inchiesta Prisma sulla Juventus: c’è l’udienza preliminare
Responsabile dell’inchiesta è la Procura di Torino che ha fatto partire un’indagine sui conti della Juventus dopo una serie di controlli di Consob e Covisoc risalenti all’estate 2021. Al centro delle contestazioni ci sarebbero alcune operazioni di mercato poco limpide poste in essere dalla società bianconera. Sarebbero, più nel dettaglio, 42 le operazioni di mercato sulle quali si cercherà di fare chiarezza e, tra queste, rientrano anche le plusvalenze che nel 2020 avevano toccato quota 700 milioni di euro a bilancio.

Inchiesta Juventus: gli indagati principali
Al termine delle indagini preliminari che hanno interessato le stagioni dal 2018 al 2020, la Procura aveva inviato 16 avvisi di garanzia che avevano interessati i più alti vertici della società Juventus. Tra questi ci sono anche Andrea Agnelli, Maurizio Arrivabene e Pavel Nedved, accusati a vario titolo di falso in bilancio, manipolazione del mercato e false comunicazioni sociali. L’indagine aveva spinto il presidente bianconero Andrea Agnelli e tutto il CdA a rassegnare le dimissioni lo scorso 28 novembre 2022. Ora, come detto, la richiesta di rinvio a giudizio è stata depositata dai Pm e il prossimo 27 marzo 2023, nell’udienza preliminare, sarà compito del giudice Marco Picco valutare se ci siano, o meno, gli estremi per far arrivare la causa al processo in aula.