Dopo la vittoria contro il Nantes nei playoff di Europa League, la Juventus ora deve fare i conti con la giustizia e la Procura di Torino. Quest’ultima ha mandato gli atti dell’inchiesta sui conti della squadra bianconera alle procure di sei città.

La Procura di Torino che ha mandato gli atti ad altre Procure
La Procura di Torino continua l’inchiesta Juve e ha inviato una serie di documenti contenenti le carte dell’inchiesta sui conti della squadra bianconera alle Procure di altre sei città italiane. L’iniziativa è stata presa per ragioni di competenza territoriale e, stando a quanto si è appreso, è legata ai rapporti fra la società bianconera e altre squadre immischiate nel caso falso bilancio. Non si esclude quindi che nella lente d’ingrandimento degli inquirenti possano finire altre società sportive che in questi anni hanno avuto rapporti con la Juventus. Ad ogni modo, continuano a esserci nuovi dettagli sui disordini che coinvolgono la squadra di Torino, dopo le ultime indiscrezioni e la presunta esistenza di una «carta Dybala» che ha coinvolto anche l’attaccante argentino ora in forza alla Roma.

Quando inizierà la «partita» della Juventus in ambito giuridico
La «partita» in ambito giuridico tra Juve e il tribunale di Torino comincerà il 27 marzo. Davanti al gup Marco Picco inizierà l’udienza preliminare per i 12 indagati, inclusi l’ex presidente Andrea Agnelli e l’ex vicepresidente Pavel Nedved; la stessa società bianconera è chiamata in causa come ‘persona giuridica’. Sono ben quindici i capi di imputazione: manipolazione del mercato, false comunicazioni da parte di società quotata in Borsa, ostacolo all’autorità di vigilanza e dichiarazione fraudolenta mediante documenti per operazioni fittizie, contestati dal 20 settembre del 2019 al 2 maggio del 2022. Tuttavia, in molti prevedono che ci sarà uno stop all’udienza quasi immediato e quest’ultima riprenderà forse dopo la fine del campionato di Serie A.