Si chiamava Graziella Alovisi la donna morta nell’incendio divampato in una palazzina di Gallarate alle 18 di oggi, 2 dicembre. Evacuati gli altri residenti del palazzo: sette abitanti intossicati sarebbero stati portati al Pronto soccorso. Sono ancora da accertare le cause dell’incendio, divampato nel piano rialzato della palazzina di sette piani. Le fiamme hanno distrutto un appartamento. Al suo interno, i vigili del fuoco intervenuti sul posto hanno trovato il corpo di Graziella. Per lei non c’era più nulla da fare, date le ustioni riportate.
Gallarate, scoppia incendio: vigili trovano donna morta
Per riuscire a domare l’incendio, sono stati necessari 15 vigili del fuoco, provenienti da Busto/Gallarate, Somma Lombardo, Legnano e Varese. Anche il dispiego di mezzi non è stato da meno: due autopompe, un’autobotte, un’autoscala e un carro aria. I vigili hanno poi spento il fuoco e interdetto il palazzo. L’area è stata quindi messa in sicurezza. Tra le persone salvate ce n’è anche una di 107 anni. Le 28 famiglie che risiedevano nello stabile sono state evacuate per sicurezza.

Sembra che ci fosse una bombola di ossigeno nell’appartamento, perché la donna morta ne avrebbe avuto bisogno per una patologia. Sul posto sono intervenuti anche il 118 con due automediche, quattro ambulanze e un mezzo di coodinamento maxi emergenze e la Polizia di Stato.
Indagini in corso
«Stavo andando in cantina e ho visto il fumo uscire da sotto la porta. D’istinto l’ho aperta: non era chiusa a chiave. Mi sono ritrovata davanti l’appartamento già invaso dal fumo. Ho chiuso subito e dato l’allarme» ha spiegato una vicina di casa. Altri testimoni parlano di una bombola di gas esplosa, ma questo dettaglio è ancora da accertare.

L’ipotesi più accreditata in queste ore è che l’incendio fosse accidentale. La donna morta potrebbe essersi accesa una sigaretta senza rendersi conto che alcuni mozziconi ancora caldi sarebbero caduti su una coperta, scatenando così l’incendio.