Per allontanare le polemiche relative alle “incaute” frasi su Hitler e Shoah, il candidato sindaco di Roma Enrico Michetti si era paragonato a De Gasperi. Ma questo non è bastato a fermare i vandali che, nella notte, hanno imbrattato l’ingresso del suo comitato elettorale con scritte come: «Ricordati di Piazzale Loreto» e «Fascista». Il tutto mentre Giorgia Meloni ha deciso di annullare la visita al Ghetto di Roma, alla vigilia dell’anniversario del rastrellamento del 1943.
Michetti: «In pericolo la democrazia»
L’ingresso del comitato elettorale di Michetti, candidato per il centrodestra, è stato imbrattato nottetempo con scritte di vernice rossa: «Fascista» sul portone, «Ricordati di Piazzale Loreto», su un muro laterale. «È stato profanato il mio comitato elettorale con la scritta “fascista” accanto al mio nome. Ho avuto una sola tessera, quella della Dc. Sono entrato in oratorio con l’Azione Cattolica», ha detto nel corso del confronto tv del TgR Lazio: «Questo è il risultato del clima di odio che si è creato intorno a me ed a tutto il centrodestra e che è stato alimentato in tutti questi mesi di campagna elettorale dalla sinistra. Adesso basta, non accetterò più attacchi che offendono la mia persona e mettono in pericolo la democrazia».
Michetti, le parole di Gualtieri
«Bisogna sempre rispettare le persone. Io l’ho sempre fatto: ho criticato la presenza di candidati di CasaPound nelle sue liste ma su questo Michetti ha la mia solidarietà», ha dichiarato il candidato sindaco di Roma per il centrosinistra Roberto Gualtieri. Intanto, in un clima per niente disteso, a pochi giorni dal ballottaggio Giorgia Meloni ha annullato la visita al Ghetto di Roma, organizzata per omaggiare la memoria delle vittime del rastrellamento del ’43, di cui ricorre l’anniversario. «Ci è stato fatto sapere che all’interno della Comunità non tutti erano d’accordo nel portare questa testimonianza alla vigilia delle elezioni. Il virus dell’antisemitismo non è stato ancora debellato e ribadiamo il nostro impegno per combatterlo senza reticenze e in ogni forma, vecchia e nuova, nella quale si manifesta», si può leggere in una nota di Fratelli d’Italia, partito al centro di polemiche per nostalgie e contiguità con i neofascisti, italiani e stranieri.