Ilary Blasi e Diletta Leotta lo hanno capito: meglio un tedesco

Lia Celi
30/11/2022

Al di là del conto in banca e della prestanza fisica, vuoi mettere la sicurezza di un Paese dove non è necessario scegliere tra famiglia e lavoro e dove non ti investono sulla ciclabile? Se perfino Ilary Blasi e Diletta Leotta si sono accaparrate un fidanzato tedesco, forse noi donne normali dovremmo sbrigarci a procurarcene almeno due.

Ilary Blasi e Diletta Leotta lo hanno capito: meglio un tedesco

Come sposare un tedesco: potrebbe essere il remake più attuale in salsa tricolore della classica commedia hollywoodiana Anni 50 che vedeva al posto del teutonico il classico milionario, ambita preda matrimoniale per Marilyn Monroe, Lauren Bacall e Betty Grable, tre diverse sfumature di biondo e tre diverse strategie per acchiappare il danaroso pollastro (attenzione spoiler: la spunta solo Lauren Bacall). Se poi il pollastro è sia tedesco che milionario, meglio ancora. Eppure forse oggigiorno la tedeschitudine è un atout anche più allettante del conto in banca, perché non abbiamo smesso di credere che i soldi diano la felicità, ma ciò di cui oggi siamo molto più certe che negli Anni 50, è che essere tedeschi, o nordici, semplifica la vita.

Chi è Bastian, il nuovo compagno di Ilary Blasi. I due sono stati fotografati insieme all'aeroporto di Zurigo.
Ilary Blasi e Bastian sulla copertina di Chi.

Ilary sceglie l’imprenditore Bastian mentre Diletta il portiere Loris Karius

Dell’appetibilità del tedesco si sono accorte per prime due bionde signore, Ilary Blasi e Diletta Leotta, sprovviste del glamour delle dive di cui sopra ma certo non di pragmatismo: entrambe in questa stagione invernale sfoggiano un fidanzato made in Germany. Di quello di Ilary, un armadio a muro con capelli paglierini a spazzola, si conosce solo lo status, imprenditore, e un nome, Bastian, ed è incerto se si tratti di quello di battesimo o del cognome. Dovrebbe avere sia l’uno che l’altro – sono passati un paio di millenni da quando gli uomini da quelle parti avevano soltanto un nome, tipo Arminio, Maroboduo, Ulfila –  ma per ora è solo Bastian. Non bastian contrario, però – quello Ilary ce l’ha già, ed è il suo ex marito, Francesco Totti. Diletta Leotta invece è molto più avanti col programma: non solo ha diffuso da tempo sia nome che cognome del suo boy-friend tedesco – Loris Karius, una specie di Thor che di mestiere fa il secondo portiere del Newcastle, con alterne fortune –  ma è andata in visita alla sua famiglia, a Biberach an der Riss nel Baden-Württemberg, e si appresta a portarlo in Italia per presentarlo ai genitori e magari per fare test di laboratorio sulla resistenza delle sue mutande, come nello spot di Intimissimi di cui è protagonista.

Ilary Blasi e Diletta Leotta lo hanno capito: meglio pigliarsi un tedesco
Diletta Leotta e Loris Karius (da Instagram).

Più del conto in banca, più della prestanza fisica ora vale la sicurezza del Made in Germany

Bastian e Loris non saranno milionari, anche se di certo non campano col sussidio di disoccupazione. E quanto al fisico, non sfigurerebbero in un peplum sulla battaglia di Teutoburgo, mentre, vestiti solo di un pettorale di cuoio e di un elmo con le corna mulinano l’ascia sui colli dei legionari. Ilary e Diletta, che non sono ragazzine sprovvedute ma signore d’esperienza, hanno avuto occhio, ma anche cervello. I soldi vanno e vengono, la prestanza se ne va e basta, ma la sicurezza di avere alle spalle un Paese più forte, ricco e rispettato invece è un fascino che resiste al tempo e conferisce a un uomo un’attrattiva irresistibile in questi tempi inquieti e precari, soprattutto per noi italiane. Una volta erano i nostri uomini a stravedere per le tedesche, feeling caldamente ricambiato per molti decenni, come ben sappiamo qui in Romagna. A generi ribaltati, invece, funzionava meno. La coppia italiana-tedesco evocava cupe e proibite liaison collaborazioniste che dopo la guerra venivano spesso punite con atroci vendette sulle donne rimaste sole. Oggi però potrebbero essere le italiane a vagheggiare il matrimonio, o almeno la relazione stabile, con un biondo principe azzurro tedesco (o olandese o scandinavo, ma va bene anche francese), che ti porta nel suo magico Paese dove non ti investono sulle ciclabili, i trasporti pubblici funzionano e si possono tenere in casa più di 18 gradi senza rischiare la bancarotta, perché i governi hanno promosso da tempo una politica energetica più lungimirante e nelle casse dello Stato ci sono abbastanza soldi per aiutare le famiglie a sopportare il caro-carburanti. In quei Paesi non c’è bisogno di sposare un milionario per non dover scegliere tra figli e lavoro, e nemmeno tra secondo figlio e vita decente, perché ci sono asili, scuole a tempo pieno e servizi accessibili; in quei Paesi non si costruiscono case abusive in zone franose e non si registrano terremoti dal Mesozoico. Insomma: non è la felicità, ma nemmeno la stizzosa infelicità che si respira al di qua delle Alpi. Uno dice: ma Diletta Leotta e Ilary Blasi sono due donne di successo, senza problemi economici e con una vita già privilegiata, non hanno certo bisogno di un salvagente umano venuto dal Nord. Appunto: se perfino loro non esitano ad accaparrarsene uno, forse noi donne normali dovremmo sbrigarci a procurarcene almeno due.