Il piano gas di Cingolani: termosifoni abbassati di un grado e accesi meno

Debora Faravelli
01/09/2022

É atteso nei prossimi giorni il decreto contenente tutte le misure anti spreco. Sul tavolo anche l'ipotesi di ritardare l'accensione dei caloriferi a novembre. 

Il piano gas di Cingolani: termosifoni abbassati di un grado e accesi meno

Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha presentato in Consiglio dei Ministri il suo piano per il risparmio del gas da attuare nel prossimo autunno. La stretta partirà all’inizio di ottobre e andrà a modificare le abitudini di cittadini e lavoratori sull’utilizzo del riscaldamento.

Cingolani, il piano per il risparmio del gas

La proposta completa, nota per il momento solo a chi era presente a Palazzo Chigi ma a breve trasferita in un decreto ministeriale, dovrebbe prevedere l’abbassamento di un grado dei termosifoni (da 20 a 19) e la possibilità di tenerli accesi un’ora in meno al giorno, sia nelle abitazioni private con impianto centralizzato che negli uffici pubblici. Nel corso della riunione si è parlato anche della scuola e della possibilità, avanzata dai dirigenti scolastici, di chiudere il sabato o accorpare orari per ridurre i consumi energetici. Un’ipotesi che, secondo fonti di governo, sarebbe stata «bocciata totalmente» dall’esecutivo.

Il vertice non avrebbe invece fatto accenno a eventuali ricorsi allo smart working nel servizio pubblico né ad interventi sull’illuminazione delle vetrine dei negozi. Nessun esame nemmeno sul nuovo decreto anti rincari, su cui il Consiglio dei Ministri dovrebbe lavorare settimana prossima. Cingolani avrebbe infatti assicurato che il governo varerà un piano per sostenere le imprese e abbassare il costo dell’energia.

Le proposte di Dialuce

In un’intervista al Corriere della Sera, il presidente dell’Enea Gilberto Dialuce – che ha lavorato col ministro al piano di risparmi – ha spiegato quali altre misure potrebbero essere messe in campo per ridurre ulteriormente i consumi. Una di queste è il ritardo dell’accensione dei termosifoni a inizio novembre e l’anticipazione del loro spegnimento a marzo. Resta ora da capire se il Ministero recepirà questa proposta o meno, ma intanto sono diversi i comportamenti individuali citati da Dialuce che, se fatti collettivamente, potrebbero far risparmiare numerosi metri cubi: la riduzione della durata della doccia di due minuti, l’abbassamento di tre gradi della temperatura dell’acqua e la chiusura del rubinetto mentre ci si insapona.