Il 29 agosto nasceva (1915) e moriva (1982) Ingrid Bergman

Redazione
29/08/2022

Il 29 agosto nasceva (1915) e moriva (1982) l'attrice Ingrid Bergman. Tag43 vi dà il buongiorno con la scena finale di Casablanca.

Il 29 agosto nasceva (1915) e moriva (1982) Ingrid Bergman

Ingrid Bergman nacque e morì nello stesso giorno dell’anno: il 29 agosto. Tra il 1915 e il 1982 visse una vita decisamente intensa, cresciuta in Svezia e diventata star a Hollywood, per poi stabilirsi (con scandalo) in Italia e varcare di nuovo l’oceano per proseguire la carriera. Costellata, tra l’altro, da tre premi Oscar di cui due come miglior attrice protagonista.

Il 29 agosto nasceva (1915) e moriva (1982) Ingrid Bergman. Tag43 vi dà il buongiorno con la scena finale di Casablanca.
Ingrid Bergman in un’immagine di metà Anni Quaranta (Hulton Archive/Getty Images)

La sua consacrazione negli Stati Uniti con il film Intermezzo del 1939

Proveniente dal cinema svedese, Ingrid Bergman ebbe la sua consacrazione negli Stati Uniti con il film Intermezzo (1939), remake dell’omonima pellicola girata in patria pochi anni prima. Nel 1942 recitò accanto a Humphrey Bogart in Casablanca, destinato a diventare un classico. Negli anni successivi fu protagonista di Per chi suona la campana (1943), Le campane di Santa Maria (1945), Io ti salverò (1945). Diretta da Alfred Hitchcock fu la star di Angoscia (1944), Notorious – L’amante perduta (1946) e Il peccato di Lady Considine (1949): il primo dei tre film le valse l’Oscar come miglior attrice.

Il 29 agosto nasceva (1915) e moriva (1982) Ingrid Bergman. Tag43 vi dà il buongiorno con la scena finale di Casablanca.
1946, Ingrid Bergman riceve l’Oscar dal collega Ray Milland (Keystone/Getty Images)

Inviò una lettera a Rossellini per proporsi: nacque una discussa relazione

Dopo un decennio in America l’attrice, colpita da Roma città aperta e Paisà di Roberto Rossellini, inviò una lettera al regista italiano, proponendosi anche come attrice: «Se ha bisogno di un’attrice svedese che parla inglese molto bene, che non ha dimenticato il suo tedesco, non si fa quasi capire in francese, e in italiano sa dire solo “ti amo”, sono pronta a venire in Italia per lavorare con lei». Rossellini non si fece scappare l’occasione, scritturandola nel 1950 per Stromboli (Terra di Dio), nel ruolo inizialmente pensato per Anna Magnani, con cui aveva una relazione. Ne intrecciò invece subito un’altra con Bergman: vedendosi portar via la parte dall’attrice svedese, Magnani per ripicca volle montare una produzione per girare a Lipari il film Vulcano. All’inizio della loro relazione, Rossellini e Bergman erano ancora formalmente sposati e questo suscitò grande scandalo, in Italia così come in America.

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Ingrid Bergman e Roberto Rossellini in vacanza a Portofino (Keystone/Hulton Archive/Getty Images)

Premio Oscar anche per Assassinio sull’Orient Express (1975)

Dopo cinque film girati per Rossellini e tre figli avuti dal regista, Bergman ricevette dagli Stati Uniti una favolosa offerta per il ruolo della superstite dell’eccidio dei Romanov: grazie ad Anastasia (1956), vinse per la seconda volta l’Oscar alla miglior attrice. Il terzo, come non protagonista, sarebbe poi arrivato per il ruolo nel film Assassinio sull’Orient Express (1975). Tre anni dopo, l’attrice riuscì finalmente a essere diretta dall’illustre connazionale e quasi omonimo Ingmar Bergman: accadde in Sinfonia d’autunno (1978), grazie a cui fu candidata per la settima volta all’Oscar. La grande attrice svedese morì il 29 agosto 1982, giorno del suo 67esimo compleanno, dopo aver combattuto a lungo contro un cancro al seno.

Tag43 vi dà il buongiorno con la scena finale di Casablanca.