L’obesità come unità di misura della corruzione di un Paese e orgasmi che decongestionano le vie nasali. Sono solo alcune delle ricerche scientifiche che, nella serata di giovedì 9 settembre, hanno conquistato il premio Ig Nobel, conosciuto dalle nostre parti anche come Ignobel.
Organizzato annualmente dalla rivista Annals of Improbable Research nella prestigiosa cornice dell’Università di Harvard, l’Ig Nobel nasce come versione satirica della celebre onorificenza conferita dall’Accademia svedese e si propone, a detta del cofondatore Marc Abrahams, «prima di tutto di far ridere e, in secondo luogo, di far riflettere». Quest’anno, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, non si è tenuta la cerimonia in presenza e i 10 premi sono stati assegnati via streaming. I vincitori, provenienti da 24 Paesi, si sono portati a casa un bottino simbolico: un diploma in pdf e una banconota di 10 trilioni di dollari dello Zimbabwe, una valuta scomparsa nel 2015 (per intenderci, prima della sua sparizione, ne occorrevano 175 trilioni per cambiare 5 euro).
L’Ig Nobel per l’Economia andato alla correlazione tra obesità della classe politica e corruzione nazionale
Il repertorio di progetti considerati meritevoli del riconoscimento è ricco di spunti interessanti. Tra questi, spicca il lavoro curato da David Carrier, professore di biologia all’Università dello Utah e vincitore dell’Ig Nobel per la Pace. Con un esperimento ha dimostrato il vero motivo per cui gli uomini si fanno crescere la barba e cioè attutire i colpi nelle risse e nei combattimenti. Il tutto ignorando la lezione di Charles Darwin, secondo cui la barba era «un ornamento del viso funzionale ad attirare il sesso opposto». Dopo aver lanciato una serie di pesi su una sagoma realizzata in un materiale simile a quello osseo e ricoperta di peluria, ha tirato le sue conclusioni: una pelle piena di peli assorbe e attutisce il colpo molto meglio di una superficie completamente liscia. «Ovviamente, la barba non assicura una protezione totale, un bel pugno forte continuerà a far male e a essere pericoloso», ha spiegato l’Ig Nobel per la Pace al Guardian. «Sicuramente, però, contribuisce a ridimensionarne gli effetti». Per quanto riguarda, invece, l’economia tutta l’attenzione è andata a Pavlo Blavatskyy, docente della Business School di Montpellier e autore di un report che sottolinea il legame tra i problemi di sovrappeso della classe politica e la corruzione nazionale. Correlazione ricavata dall’analisi delle immagini di 299 ministri di 15 Paesi che avevano fatto parte dell’Urss, processate con sofisticati software di intelligenza artificiale.
Tra rinoceronti a testa in giù, orgasmi decongestionanti e odori rivelatori
Nel campo della fisica, invece, l’Ig Nobel è andato a un gruppo di studiosi provenienti da Europa, Stati Uniti e Taiwan. Il team ha indagato i motivi per cui i pedoni, camminando, non si scontrano. Un argomento che, nel campo della cinetica, è stato premiato per una ricerca che, invece, si è focalizzata proprio sul contrario e cioè perché sia naturale urtarsi mentre si passeggia. L’ormai pensionato comandante dell’US Navy, John A.Mulrennan è stato ricompensato per essere riuscito a eliminare gli scarafaggi dai sottomarini con un potente insetticida a base di organofosfati. E, a proposito di trasporti, il premio del settore è andato a un’équipe che ha individuato un metodo per non agitare i rinoceronti negli spostamenti aerei: trasportarli a testa in giù. Sul fronte dell’ecologia e della biologia, il comitato ha scelto di valorizzare rispettivamente i lavori di Manuel Porcar, ricercatore dell’Università di Valencia e dell’Institute for Integrative Systems Biology e di Susanne Schötz, dell’Università di Lund. Il primo ha analizzato le differenti specie di batteri concentrati nelle gomme da masticare abbandonate in strada. La seconda, invece, ha esaminato le differenze di miagolio in quattro gatti diversi e i vari modi di comunicare tra felini e umani. Gli ultimi due Ig Nobel, quello per la medicina e quello per la chimica, sono andati invece a Cem Bulut, professore dell’istituto SLK Clinics di Heilbronn, in Germania, e a Jonathan Williams, chimico atmosferico del Max Planck Institute for Chemistry. Bulut e colleghi hanno firmato una ricerca che suggeriva come l’orgasmo possa fungere da decongestionante nasale. Williams, invece, si è dedicato a studiare come gli odori rilasciati dal pubblico durante una proiezione cinematografica cambino a seconda del genere del film.