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Hong Kong, nei nuovi libri di scuola si nega il passato coloniale britannico

Pechino riscrive la storia di Hong Kong: i nuovi manuali scolastici negano il suo passato coloniale britannico.

15 Giugno 2022 13:5515 Giugno 2022 14:00 Camilla Curcio
Perché i nuovi libri di testo negheranno lo status coloniale di Hong Kong

Hong Kong non è mai stata una colonia britannica. Così si leggerà da settembre sui nuovi libri di testo scolastici della città. Come riportano il Guardian e alcuni media locali, i manuali puntano a insegnare ai ragazzi che il governo cinese non ha mai riconosciuto i trattati che approvarono la cessione dell’isola al Regno Unito subito dopo la fine delle guerre dell’oppio (dal 1839 al 1842 e dal 1856 al 1860). Con la conclusione del primo dei due conflitti, la Gran Bretagna conquistò Hong Kong e ottenne il controllo dei territori limitrofi, mantenendolo fino al 1997. In quell’anno, alla scadenza dell’accordo, la città è ritornata sotto la giurisdizione cinese. Ma non finisce qui. Il South China Morning Post ha confermato che i testi abbracceranno anche la narrazione di Pechino secondo cui le proteste violente del 2019 sarebbero state scatenate da una serie «di forze esterne».

Perché i nuovi libri di testo negheranno lo status coloniale di Hong Kong
Un gruppo di manifestanti durante le proteste pro-democrazia a Hong Kong (Getty Images)

Una decisione per «salvaguardare gli alunni da visioni politiche manipolate»

Le quattro serie di libri in questione sono state pubblicate online la scorsa settimana per essere valutate dagli istituti e dai docenti. Si tratta di materiale destinato agli allievi del quarto anno che sono tenuti a seguire il corso di ‘cittadinanza e sviluppo sociale’, finalizzate a sostituire le lezioni di studi liberali introdotte nel 2009 per trasmettere ai giovani i principi del pensiero critico ma, nel 2020, duramente criticate dal fronte pro-Pechino perché ritenute responsabili di averli spinti a protestare. E, in particolare, dalla governatrice Carrie Lam, che reclamava l’urgenza di salvaguardare gli studenti dal rischio di essere «avvelenati e nutriti con informazioni false e manipolate da visioni distorte».

Perché i nuovi libri di testo negheranno lo status coloniale di Hong Kong
Studenti a lezione (Getty Images)

Sono stati proprio questi disordini, poco tempo dopo, a portare a una revisione del sistema educativo, focalizzandolo maggiormente su temi come il patriottismo e incoraggiando gli insegnanti a denunciare gli studenti che avevano violato le legge di sicurezza nazionale imposta dalla Cina. «La priorità rimane quella di mostrare alle nuove generazioni gli strumenti per pensare in modo positivo e amare il proprio Paese», ha dichiarato pochi giorni fa il capo del dipartimento dell’educazione di Hong Kong.

Verso il 25esimo anniversario del ritorno di Hong Kong alla Cina

La notizia dei nuovi libri di testo che, in base a quanto dichiarato al quotidiano di Stato Global Times dall’editore Tang Fei hanno superato la revisione interna e sono in attesa del placet finale, arriva qualche settimana prima delle celebrazioni del 25esimo anniversario del ritorno di Hong Kong alla Cina, in programma per il 1 luglio. Giornata importante per la nazione anche perché segnerà il debutto di John Lee Ka-chiu, come successore di Lam e nuovo capo esecutivo della metropoli. 

Perché i nuovi libri di testo negheranno lo status coloniale di Hong Kong
Un’installazione in occasione del 25esimo anniversario (Getty Images)

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