Durante un furto in casa di un collezionista, a settembre del 2020 avevano rubato uno scritto autografo di Mao Zedong. Senza rendersi conto di quanto fosse prezioso, i tre ladri lo avevano poi rivenduto per una somma bassissima, equivalente a circa 25 euro. I tre maldestri ladri sono stati adesso condannati a Hong Kong a pene fino a due anni e mezzo di reclusione.

L’acquirente ha tagliato il rotolo in due: pensava fosse un falso
Nemmeno l’acquirente si è reso conto di quanto valesse il reperto, anzi lo ha creduto un falso, tanto che lo ha tagliato in due per poterlo riporre più comodamente tra i pezzi già in suo possesso, visto che con i suoi 2,8 metri di lunghezza era troppo ingombrante: quando ha visto un appello della polizia, ha consegnato spontaneamente alle autorità il rotolo, ormai tagliato in due, e così ha fatto arrestare i ladri. Il valore del pezzo d’arte era stimato, prima che fosse danneggiato, attorno ai 300 milioni di dollari.

Nel rotolo una poesia scritta dal futuro “Grande Timoniere”
Lo scritto contiene dettagli di una riunione del Partito comunista cinese e parti di una poesia scritta dallo stesso Mao. Nelle poesie giovanili del futuro “Grande Timoniere”, scritte prima della rivoluzione, i temi della natura si intrecciano alle istanze del movimento a venire. Insieme ad altri cimeli sottratti, il rotolo si trovava abitazione di Fuu Chunxiao, collezionista di francobolli e arte appartenente al periodo della rivoluzione culturale cinese: nello stesso furto i ladri hanno rubato appunto anche francobolli antichi, monete di rame e altri pezzi di calligrafia di Mao, per un bottino totale del valore di 645 milioni di dollari, secondo le stime del collezionista di Hong Kong, che tra l’altro subito dopo la scoperta era stato ricoverato per un attacco cardiaco. Nel 2019 un altro scritto originale di Mao Zedong era stato venduto all’asta da Sotheby’s per oltre mezzo milione di sterline.