Hollywood ha risposto spesso alla crisi climatica tramite annunci, appelli, proteste e donazioni, ma sembra aver dimenticato di usare la sua arma principale: i film. Un nuovo studio ha infatti notato come su oltre 37 mila sceneggiature meno del 3 per cento faccia uso di parole legate al cambiamento climatico. Per questo è nato un nuovo progetto di Good Energy, società di consulenza senza scopo di lucro, con l’obiettivo di realizzare film sulla crisi del pianeta. Disponibili anche diversi spunti, tra cui caratterizzazione dei personaggi e proposte per la trama.
Congrats to @goodenergystory on today's launch of the first ever Climate Storytelling Guide for #screenwriters! 🌎
Introducing 'Good Energy: A Playbook for Screenwriting in the Age of Climate Change' — live and free to the public at https://t.co/dCvw2cDCUx. pic.twitter.com/gw20wl8gia
— CAA Foundation (@caafoundation) April 19, 2022
I pochi film di Hollywood sulla crisi climatica sono di stampo apocalittico
A sollevare il problema è stata Good Energy, società senza scopo di lucro di Anne Jane Joyner, attivista per il clima. Assieme a 100 sceneggiatori di Hollywood, ha creato Good Energy: A Playbook for Screenwriting in the Age of Climate Change, progetto che intende spingere le case di produzione a realizzare film sul tema. Tra i finanziatori figurano già Bloomberg Philanthropies, Sierra Club e i fondatori di Walmart. «La crisi climatica sta colpendo trasversalmente la popolazione», ha detto ad Ap Dorothy Fortenberry, scrittrice di The Handmade’s Tale che ha aderito al progetto. «Dagli agricoltori del Bangladesh a quelli del Perù, ci sono opportunità per intrecciare diverse storie tramite il clima».

Il progetto di Good Energy pone l’attenzione anche sulla trama dei pochi film realizzati negli ultimi anni. «Gran parte degli scrittori associano il clima all’apocalisse», ha dichiarato Joyner. «Intendiamo anche allargare la gamma di opzioni proponendo alternative e risorse». Fra gli esempi recenti c’è indubbiamente Don’t Look Up, il film di Netflix con Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence nei panni di due scienziati. La trama ruota attorno alla collisione di una cometa sulla Terra, metafora della crisi climatica del pianeta. Nell’ambito dello studio, non ancora disponibile nella sua interezza, i ricercatori hanno anche verificato la presenza di riferimenti al riscaldamento globale nei vari film. I risultati saranno disponibili nell’arco delle prossime settimane.
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Good Energy, tutte le proposte del Playbook disponibile online
Il sito ufficiale di Good Energy offre consigli e proposte per la sceneggiatura. Dalla trama alla caratterizzazione psicologica dei personaggi, fino ai generi migliori e alle impostazioni della storia. Ce n’è per tutti i gusti, con alcune direttive utili per fare centro. «Uno stile di vita a basse emissioni di carbonio può essere molto sexy», si legge sul sito. È possibile per esempio creare protagonisti con una dieta a base vegetale o vederli muoversi in città come pendolari o tramite mezzi green ed elettrici. Si consiglia inoltre di evitare i cliché e gli stereotipi di Hollywood. Basta inserire l’eco-nazista di turno o il martire che sacrifica se stesso per la salvezza del mondo. «Il clima è mainstream, quindi non c’è motivo per cui le preoccupazioni climatiche debbano essere uno scherzo».

Il database di Good Energy offre anche un ricco campionario di protagonisti già settati con personali caratteristiche. Come si legge nelle anticipazioni, alcuni si basano su figure reali, mentre altri sono romanzati o completamente frutto della fantasia. Fra i modelli reali sono citati la dottoressa Sarah Mhyre, scienziata del clima che si occupa anche di violenza di genere, e Sharon Lavigne, insegnante che lotta da anni per la salute di Cancer Alley.