I 90 minuti di una chiacchierata del principe Harry con l’attore americano Dax Shepard, per il podcast Armchair Expert, stanno provocando un terremoto della stessa magnitudo di quello scatenato dall’intervista della coppia Harry & Meghan con Oprah Winfrey del marzo scorso. Harry era lì per promuovere la sua nuova serie sulla salute mentale, The Me You Can’t See, prodotta con Oprah Winfrey, che verrà lanciata su AppleTv+: quale migliore occasione per rievocare i traumi d’infanzia, a partire dalla tragica morte della madre Diana? «Già a vent’anni», ha detto Harry a Shepard, «sapevo di voler lasciare la Royal Family. Una volta adulto, non avrei accettato un incarico in quell’ambito, dopo quello che era successo a mia madre». E ancora: «Ho visto dietro le quinte, ho visto il modello di business, so come funziona. È un misto tra essere al Truman Show e nella gabbia di uno zoo. Io non voglio farne parte».
La confessione di Harry: nella Royal Family «una sofferenza genetica»
Il principe ha raccontato che temeva che la storia si sarebbe ripetuta. «Come potrò mai avere una vita normale, una moglie e una famiglia, sapendo che succederà di nuovo quello che è successo a mia madre?», ha ammesso di aver aveva pensato. Nel corso dell’intervista, non è mancato un riferimento critico al modo in cui è stato cresciuto dal principe Carlo. Harry ha parlato di «dolore e sofferenza genetici» nella famiglia reale: «Mio padre mi ha trattato nel modo in cui era stato trattato lui. Il mio impegno è quello di interrompere quel ciclo, in modo da non riprodurlo coi miei figli». Fondamentale per il suo cambiamento, ha continuato Harry, è stata la psicoterapia: «È stato come lo scoppio di una bolla. Ho tirato fuori la testa dalla sabbia, me la sono scrollata di dosso e ho cominciato a stare meglio. La terapia mi ha spronato a usare la mia posizione di privilegio per fare qualcosa di buono: smetti di lamentarti, smetti di pensare che vorresti qualcosa di diverso, fallo davvero».
Il trasferimento di Harry in California per tutelare la nuova famiglia e la salute mentale
Da allora, il suo obiettivo è realizzare cose che avrebbero reso orgogliosa sua madre, utilizzare il proprio ruolo per dare fiducia alle persone affinché possano migliorare la loro vita. Ecco perché ha trasferito la sua famiglia negli Stati Uniti: «Non era quello il piano, ma a volte devi prendere decisioni difficili e mettere al primo posto la tua famiglia e la tua salute mentale». Vivere a Los Angeles, ha concluso, lo fa sentire finalmente libero: «Mi sento diverso, posso portare Archie sulla mia bicicletta. Restando dov’ero, non avrei mai potuto farlo». A completare il quadro, si è aggiunta la notizia che Madame Tussauds ha deciso di togliere i modelli in cera del principe Harry e di sua moglie Meghan dal gruppo della Windsor Family, per trasferirli da Londra a Hollywood, «il luogo cui ora appartengono», è stato il commento.