Un «inseguimento di auto quasi catastrofico». Un portavoce del principe Harry ha raccontato ciò che sembra sia successo nella tarda notte di ieri al secondogenito di re Carlo III e alla moglie Meghan. I due, una delle coppie più discusse al mondo, a causa dei conflitti perenni con il resto della Royal Family, sarebbero stati inseguiti dai paparazzi «per oltre due ore». E nella fuga in taxi, dentro il quale c’era anche la madre dell’attrice, Dora, avrebbero colliso più volte con altri veicoli, con alcuni pedoni e perfino con «due ufficiali del Dipartimento di Polizia di New York».

Harry e Meghan in fuga a New York
Tutto sarebbe nato al termine di una cerimonia durante la quale Meghan ha ricevuto un premio. Si tratta dell’evento organizzato a New York dalla Ms. Foundation for Women, che ha deciso di rendere omaggio all’attrice per il suo lavoro. Lei, il principe Harry e la madre Dora Ragland, sarebbero poi andati via in taxi. Ma dietro di loro una schiera di paparazzi li ha inseguiti e si è sfiorato un serio incidente. A raccontarlo in un comunicato il portavoce di Harry: «Ieri sera, il Duca e la Duchessa di Sussex e la signora Ragland sono stati coinvolti in un inseguimento quasi catastrofico per mano di un gruppo di paparazzi molto aggressivi. Questo inseguimento incessante, durato più di due ore, ha provocato molteplici quasi collisioni che hanno coinvolto altri automobilisti sulla strada, pedoni e due agenti del NYPD». E ancora: «Pur essendo figure pubbliche, ciò non dovrebbe mai avvenire a scapito della salute delle persone. La diffusione di tali immagini, dato il contesto in cui sono state scattate, non dovrebbe avvenire perché avrebbe il risultato di incoraggiare simili pratiche pericolose, come avvenuto la notte scorsa».
La dinamica simile all’incidente di Lady Diana
Non sono pochi quelli che hanno commentato la vicenda trovando analogie con quanto accaduto 26 anni fa. Al posto di Harry e Meghan c’era, però, la madre del principe, lady Diana, rimasta vittima di un incidente d’auto alle 00.23 del 31 agosto. L’auto su cui viaggiava la donna, insieme al fidanzato Dodi Al Fayed, all’autista Henri Paul e all’unico superstite, la guardia del corpo Trevor Rees-Jones, si è schiantata contro il tredicesimo pilastro del tunnel Pont de l’Alma di Parigi, proprio durante un inseguimento generato dai paparazzi.
