Un incidente sulla pista da sci nel 2016 e ora una chiamata in tribunale. Gwyneth Paltrow è stata citata in giudizio da un medico, che la accusa di averlo travolto sette anni fa. L’episodio sarebbe accaduto in una stazione invernale tra le più esclusive degli Stati Uniti d’America, il Deer Valley Resort di Park City, nello Utah. I protagonisti della vicenda sono proprio la celebre attrice e un medico, il 76enne Terry Sanderson, che ha fatto causa per la prima volta nel 2019 e chiedeva, almeno inizialmente, 3 milioni di dollari. Ora la richiesta è diminuita ma la vicenda giudiziaria potrebbe essere lunga.

Gwyneth Paltrow a processo: «Spericolata e insensibile»
L’attrice si è presentata in tribunale dove si sta svolgendo il processo contro di lei. Nei prossimi giorni dovrebbe testimoniare, ma in tanto in tribunale è stata definita «spericolata e anche insensibile». L’accusa prosegue: «Sapeva che quello che stava facendo era pericoloso e spericolato». Terry Sanderson dichiara di aver subito una «lesione cerebrale traumatica permanente e quattro costole rotte», a cui aggiunge dolore, stress emotivo e sofferenza. Per questo aveva inizialmente chiesto 3 milioni di dollari. Secondo i legali del medico, Gwyneth Paltrow sarebbe stata distratta da uno dei figli che le urlava di «guardarlo sciare».
L’attrice lo ha citato in giudizio per «danni simbolici»
Ma gli avvocati della 50enne attrice non stanno a guardare. Il legale Stephen Owens sostiene che sia stato Terry Sanderson a scontrarsi con Gwyneth Paltrow e che l’uomo avrebbe detto al proprio maestro di sci di stare bene. Tra i documenti presentati dalla difesa, c’è anche una foto che il medico ha pubblicato sui social poco dopo l’incidente, con la didascalia «sono famoso». E non è finita, perché Owens è risalito anche al racconto che Sanderson avrebbe fatto in ambulatorio, poco dopo, in cui spiegava di aver avuto un ictus sei anni prima, i cui danni combaciavano con quelli visti nella Tac. Così Gwyneth Paltrow ha contrattaccato, citandolo per «danni simbolici».
